“L’elisir d’amore” di Donizetti e “Nemos” / NUR ethnic music original Sardinia chiudono ad Allai il Festival “Palcoscenici d’Estate”

La Piazza dei Balli del piccolo paese del Barigadu ospita stasera il melodramma e domani il concerto finale

"Elisir d'Amore" Chiara Loi

Viaggio sulla giostra delle passioni alla ricerca della felicità, tra giochi di seduzione, struggimenti del cuore e amaro disincanto, con “L’Elisir d’Amore” di Gaetano Donizetti, su libretto di Felice Romani (tratto da “Le Philtre” di Eugène Scribe) in cartellone stasera alle 22:00 in Piazza Santo Isidoro ad Allai in forma di concerto, per il penultimo appuntamento della V edizione del Festival “Palcoscenici d’Estate” organizzato dal Teatro del Segno con la direzione artistica di Stefano Ledda.

Il celebre melodramma in due atti narra della bella e capricciosa Adina e dei suoi numerosi corteggiatori, tra cui il giovane e ingenuo Nemorino e il sergente Belcore, in un vivace bozzetto di vita agreste dove fa la sua comparsa un abile ciarlatano come il dottor Dulcamara, sedicente venditore di prodigiose pozioni: tra inganni e equivoci, sottili strategie e schermaglie d’innamorati, inattese rivelazioni e (im)prevedibili effetti collaterali la vicenda, sempre più intricata, si risolve in letizia e armonia con le nozze dei protagonisti, tra ardenti promesse d’amore.

Una trama leggera e scherzosa, ben adatta a un melodramma giocoso, ma non privo di pathos laddove la presenza dell’esercito e l’arroganza di Belcore ricordano la sottesa minaccia di una guerra o Nemorino turbato si abbandona alla malinconia: infine l’amore trionfa e il finto elisir assolve il suo compito nel ridare coraggio al giovane, capace finalmente di farsi ascoltare e far valere le sue scelte, a fronte dell’altera e irraggiungibile Adina che l’ha ammaliato. La musica di Gaetano Donizetti disegna magnificamente i temperamenti e le atmosfere, in quella sorta di piccolo paradiso campestre dove giunge a malapena l’eco delle battaglie ed è più che naturale indulgere a teneri sentimenti: “L’Elisir d’Amore”, autentico capolavoro, tra le opere più conosciute e rappresentate del compositore bergamasco, descrive con garbata ironia i tormenti e le gioie degli innamorati, e continua ad affascinare ed emozionare le platee.

Sotto i riflettori il soprano Chiara Loi (nel ruolo di Adina), il tenore Carlo Cocco (Nemorino) e il baritono Manuel Cossu (Dulcamara – Belcore), sulle note dell’Orchestra da Camera “Johann Nepomuk Wendt” guidata dal maestro concertatore e direttore Raimondo Mameli, per una raffinata antologia di arie, romanze e duetti, attraverso cui emerge il carattere dei personaggi, insieme agli stati d’animo, ai pensieri e ai sentimenti più delicati. Ingresso Gratuito

Il sipario sulla kermesse organizzata dal Teatro del Segno si chiude sulle sonorità antiche e contemporanee di “Nemos” / NUR ethnic music original Sardinia, il nuovo progetto di Massimo Loriga (voce, sassofoni, armoniche, flauto traverso, sulitu, benas, trunfa, ghironda) con Daniele QQ Cuccu (chitarre, banjo, mandola, bouzouki, laud, sulitu, trunfa, benas), Massimo Perra (organetto, fisarmonica, percussioni, armonica), Valter Spada (basso), Giovanni Scano (batteria, cajon, spoons, washboard, rub board) e Enrico Frongia (voce, rumori) con il concerto finale, in programma domani alle 22:00 in Piazza dei Balli, tra musiche del Medioevo e della tradizione francese, con incursioni nel Bluegrass americano, accanto ai canti e ai balli popolari della Sardegna.

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