“Carrasegare in Macumere”, il 3 febbraio le maschere tradizionali invadono le vie di Macomer

I Krampus di Naturno e i Cucibocca di Montescaglioso ospiti della decima edizione dell'evento che unisce le maschere tradizionali sarde e quelle d'oltremare

Su Pastori e Su Boinarxiu di Teulada. ? Depositphotos

Su Pastori e Su Boinarxiu di Teulada. ? Depositphotos

Il 3 febbraio, la città di Macomer si prepara ad accogliere la decima edizione di “Carrasegare in Macumere”, un evento che unisce le radici tradizionali della Sardegna con le maschere provenienti da diverse regioni d’Italia.

La tanto attesa sfilata delle maschere tradizionali, organizzata dalla società cooperativa Esedra e dall’associazione Pro Loco di Macomer, prenderà il via alle 16:30 da Piazza Santa Croce. Il percorso attraverserà la via Eleonora d’Arborea e il corso Umberto, per concludersi in piazza Dei Caduti con una zippolata e i balli in piazza curati dai Fantasias de Ballos.

La sfilata vedrà la partecipazione di gruppi locali come l’Associazione Donna Zenobia, i Boes e Merdules Bezzos di Ottana, S’urtzu e Sos Bardianos di Ula Tirso, Is Arestes e S’Urtzu Pretistu di Sorgono, i Mustayonis e S’orku Foresu di Sestu, Sos Tintinnatos di Siniscola, Su Pastori e Su Boinarxiu di Teulada, S’Ainu Orriadore di Scano di Montiferro, S’Accabadora Pianalzesa. Ma l’evento si arricchirà anche della presenza di maschere d’oltremare, come i Krampus di Naturno (Trentino Alto Adige), tornati con entusiasmo a Macomer, e i Cucibocca di Montescaglioso (Basilicata), che si esibiranno per la prima volta in questa affascinante celebrazione.

I Krampus di Naturno, in provincia di Bolzano, sono dei diavoli travestiti che accompagnano San Nicolò nella tradizionale sfilata lungo le strade del paese. Molte le affinità con le maschere della nostra tradizione: la loro figura rappresenta per metà l’uomo e per metà l’animale: indossano, infatti, vestiti di pelo di capra o pecora, grandi campane ad accompagnare i loro passi e una maschera da diavolo sul volto.

I Cucibocca di Montescaglioso, in provincia di Matera, sono un gruppo di strani figuri con barba lunghissima, imbacuccati e muniti di accessori “sinistri” la sera della vigilia dell’Epifania, si aggirano per le vie del paese minacciando i bambini di cucire loro la bocca se non fanno i bravi nell’attesa dell’arrivo della Befana. Ancora oggi i significati e la simbologia di questo particolare rituale, unico nel suo genere, sono oggetto di differenti interpretazioni. Quello che è certo è che le origini della cerimonia si perdono nella notte dei tempi.

Tra le novità di quest’anno, sarà possibile visitare le bellezze del territorio con un unico biglietto. Inoltre, i ristoranti aderenti all’iniziativa offriranno la possibilità di gustare piatti tipici della tradizione carnevalesca.

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