La musica gospel del Florida Fellowship Super Choir in Sardegna per celebrare le feste

L'ensemble statunitense in concerto a Lanusei e Macomer con un'antologia di brani classici e originali

Florida Fellowship Super Choir

Florida Fellowship Super Choir

Omaggio all’anima nera dell’America con il Florida Fellowship Super Choir: l’ensemble fondato e diretto dal cantante e compositore Corey Edwards (alias F2, come viene affettuosamente chiamato) sbarca nell’Isola per un duplice appuntamento domenica 17 dicembre alle 21 al Teatro “Tonio Dei” di Lanusei dove apre il cartellone della Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa, Danza e Musica e lunedì 18 dicembre alle 21 al Teatro Costantino di Macomer per l’inaugurazione della Stagione 2023-2024 de La Grande Prosa, Musica e Danza sullo storico palcoscenico del capoluogo del Marghine, sotto le insegne del CeDAC | Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna.

Il fascino intramontabile della musica gospel, con un’antologia di raffinati ed emozionanti canti classici e moderni nell’interpretazione di Corey Edwards e dei vocalists Jumah Day, Martha Feazell, April Ivery, Marc McDuffie, Lashundra Perry e Tamara Smith per due concerti che rimandano all’atmosfera delle prossime festività natalizie, in una felice fusione di arte e spiritualità. Sacre armonie e inni in musica nella città ogliastrina e nel cuore del Marghine, per la prima tournée europea del Florida Fellowship Super Choir: l’ensemble nato nel 2017 e vincitore di importanti premi e riconoscimenti, primo classificato nella sezione grandi cori della “How Sweet the Sound” National Gospel Choir Competition diretta da Donald Lawrence con in giuria artisti del calibro di Dr. Ricky Dillard, JJ Hairston, Jekalyn Carr and Bishop Hezekiah Walker, ha all’attivo due albums, “Rejoice: Live in Tampa” (2019) e “I Will Bless the Lord” (2022) oltre alla partecipazione a “Daily Prayer”, fortunato singolo di Corey Edwards.

Il Florida Fellowship Super Choir, che comprende oltre cento artisti tra cantanti, cantautori, direttori e musicisti provenienti da ogni parte dello Stato della Florida riuniti in una grande famiglia nel segno della fede e della fratellanza, si è esibito in festival, rassegne e manifestazioni su alcuni dei più prestigiosi palcoscenici degli Stati Uniti, dallo “Hezekiah Walker’s Choir Fest” a “Bobby Jones Presenta”, a “The Gospel Music Workshop of America” e alla “National Convention of Gospel Choirs and Choruses” (Dorsey Convention) accanto a alcuni dei migliori e più brillanti interpreti della musica gospel come il pastore John P. Kee, Kierra “Keke” Sheard, l’evangelista Beverly Crawford e il reverendo Milton Biggham.

La musica gospel nasce dalla cultura afroamericana e dalla tradizione degli spirituals, affermatasi fin dagli Anni Trenta del Novecento per poi evolversi e arricchirsi di nuove composizioni e di nuove suggestioni derivanti dal blues e dal rhythm and blues. Il vasto repertorio è costituito dagli inni religiosi, vere e proprie preghiere in musica di ispirazione religiosa e da moderni canti sacri e le semplici e incantevoli melodie insieme con l’energia travolgente e il carisma e l’estensione, la ricchezza di armonici delle voci nere hanno conquistato le platee degli Stati Uniti come dell’Europa e del mondo.

La forma più consueta vede l’alternarsi della voce solista e del coro, in un dialogo cantato che rimanda alle consuetudini del rito, ma trasfigurato grazie al talento di artisti e predicatori capaci di ammaliare le folle: il gospel si apre progressivamente alla contaminazione con altri generi e stili, con l’accompagnamento di vari strumenti, e tra i nomi più famosi spiccano quelli di Thomas A. Dorsey, Sallie Martin, Willie Mae, Ford Smith, ma anche Sister Rosetta Tharpe. La modalità del canto degli schiavi dei canti di cotone che riaffiorano nel gospel e nella musica nera, entrano a far parte dell’immaginario collettivo e diventano linguaggio universale.

Negli Anni Quaranta e Cinquanta appaiono sulla scena ensembles come i Dixie Hummingbirds, i Pilgrim Travelers, i Soul Stirrers, i Swan Silvertones, i Sensational Nightingales e i Five Blind Boys of Mississippi con performances sempre più virtuosistiche e interessanti innovazioni ritmico armoniche, come nello stile “trickeration” di Ira Tucker Sr. e Paul Owens. Tra le voci femminili, spiccano quelle di Mahalia Jackson e Bessie Griffin, accanto a Clara Ward, The Caravans, The Davis Sisters e Dorothy Love Coates, ciascuna con una sua cifra personale.

Negli Anni Sessanta sotto la guida di artisti come James Cleveland e Alex Bradford nascono i grandi cori, tra cui i Brooklyn Tabernacle Choir e il Mississippi Mass Choir e il gospel assume anche un ulteriore significato nelle manifestazioni per i diritti civili dei neri d’America. E tuttora la musica gospel, che ha varcato l’oceano e conquistato anche il vecchio continente continua a ispirare artisti e gruppi, oltre a essere il fulcro di festival e rassegne, pure in Italia.

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