Dal 2 dicembre al Teatro del Carmine di Tempio Pausania la Stagione di Prosa e Danza del CeDAC

Otto titoli in cartellone da dicembre ad aprile tra moderne riletture di classici e testi cult del Novecento, pièces originali e eleganti coreografie, con i nomi di punta della scena italiana

“S'Accabadora” di Anfiteatro Sud

“S'Accabadora” di Anfiteatro Sud

Tra ironia e dramma per un vivido affresco della società con la Stagione 2022-2023 de La Grande Prosa e Danza organizzata dal CeDAC/ Circuito Multidisciplinare dello Spettacolo dal Vivo in Sardegna al Teatro del Carmine di Tempio Pausania con il patrocinio e il sostegno del Comune di Tempio Pausania, della Regione Sardegna e del MiC / Ministero della Cultura, con il contributo della Fondazione di Sardegna e in collaborazione con Cinedigital.

Otto titoli in cartellone da dicembre ad aprile tra moderne riletture di classici e testi cult del Novecento, pièces originali e eleganti coreografie, con i nomi di punta della scena italiana, da Marisa Laurito, protagonista con Giancarlo Nicoletti, Giovanni Anzaldo e Livio Beshir di “Persone Naturali e Strafottenti” di Giuseppe Patroni Griffi, a Debora Caprioglio con Pino Quartullo e Gianluca Ramazzotti in “Buoni da morire” di Gianni Clementi, Benedicta Boccoli e Lorenza Mario con Stefano Artissunch in “Preziose Ridicole” da Molière, Fabrizio Coniglio e Stefano Masciarelli con “Stavamo meglio quando stavamo peggio?” e Chiara Francini, autrice e interprete di “Una ragazza come io”.

Miti e leggende dell’Isola si intrecciano a temi di stringente attualità in “S’Accabadora” di Susanna Mameli (spettacolo vincitore del Premio alla Miglior Drammaturgia al Roma Fringe Festival 2020), una pièce liberamente ispirata a “Le serve” di Jean Genet, con Marta Proietti Orzella e Elisa Pistis, due coreografie firmate da Mauro Bigonzetti ed Enrico Morelli per “Ballade” della MM Contemporary Dance Company e il fascino della musica di Antonio Vivaldi ne “Le Quattro Stagioni” di COB / Compagnia Opus Ballet.

Un ricco e intrigante cartellone che privilegia i toni tragicomici e talvolta surreali della commedia, dalle “Preziose Ridicole” a “Buoni da morire”, al pungente umorismo e la “cattiveria” di “Persone Naturali e Strafottenti”, da un ironico (auto)ritratto per Chiara Francini, che si racconta in “Una ragazza come io”, alle riflessioni sulla temperie culturale sociale e il mutamento dei costumi in “Stavamo meglio quando stavamo peggio?” mentre in un curioso gioco di specchi le protagoniste de “S’Accabadora” affrontano i fantasmi del passato, tra gli echi degli Anni Ottanta e le anticipazioni di futuro in “Ballade” e il dialogo con la natura suggerito da “Le Quattro Stagioni”.

Una stagione interessante in cui si affrontano temi delicati e importanti, dalla violenza sulle donne e l’importanza della sorellanza, alla povertà e al valore della solidarietà, ma anche il desiderio di apparire e l’aspirazione al successo, i pregiudizi, le discriminazioni e l’esclusione sociale, la condizione femminile nella società contemporanea e il diritto di essere se stessi e scegliere la propria strada.

«Che tutto abbia inizio! Il teatro, forma di Arte vecchia quasi come il mondo, ci accompagna anche quest’anno con la Cedac, ormai storica protagonista della Stagione teatrale al Carmine, e la Cinedigital che collabora per garantire la migliore riuscita di ogni spettacolo. Non si può che essere lieti delle proposte presentate che, anche questa stagione, arricchiranno ognuno di noi, ci faranno ridere, sorridere, riflettere», dichiara l’Assessora alla Cultura del Comune di Tempio Pausania Monica Liguori. «E per questo, garantire ai galluresi la stagione teatrale al teatro del Carmine da parte della nostra amministrazione è un dovere quasi morale, rappresentando, il Teatro, un momento di aggregazione e di formazione culturale imprescindibile per tutti e per ciascuno. Che tutto abbia inizio, dunque!».

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