Ha come titolo “Questioni di genere: la Donna tra musica e archeologia” il nuovo evento nato dalla collaborazione fra la Cooperativa MusArTe di Suni e Ambra Pintore, Presidente dell’Associazione Culturale Istranzos de domo che si svolgerà a Tresnuraghes sabato 18 dicembre 2021 presso il Centro di Aggregazione sociale.
L’evento doveva svolgersi a luglio nella terrazza panoramica del Museo Casa Deriu, proprio nei giorni in cui Tresnuraghes è stato colpito dal grave incendio.
È il primo tassello di un progetto più ampio, di ricerca e approfondimento che mette al centro la figura della Donna, analizzata nel suo sviluppo e nel suo ruolo nella storia, attraverso i dati forniti dall’archeologia, e nel suo essere ispiratrice di arte e arti.
E sono tutte donne le protagoniste di una conversazione che incrocia informazioni derivanti dalla ricerca archeologica, dalla ricerca musicale, sociologica: Ambra Pintore e le Archeologhe Rosana PlaOrquin e Antonella Unali.
Fra esse, Rosana Pla Orquìn è una studiosa di archeologia fenicio-punica, specializzata in archeologia di genere; studia, tra le altre cose, la figura della donna nei contesti archeologici sardi.
«Un insieme di concetti, impressioni, immagini, sensazioni per un percorso nuovo che mette al centro di tutto la Donna, ne analizza la figura nella storia e la comunica in maniera semplice e comprensibile a tutti» dice Pier Tonio Pinna, della Cooperativa Musarte, così come Antonella Unali «Non i soliti cliché femministi sulla figura della donna, ma una nuova visione oggettiva del mondo femminile nell’antichità, in un progetto che valorizza le professionalità delle singole donne che partecipano al progetto».
«L’arte è un manifesto di libertà e le donne possono esserne messaggere. Mi impegno da anni a dare voce alle donne nell’arte, nella cultura, nella poesia, nella mia musica» sottolinea Ambra Pintore. «Per tutte noi auspico la Libertà, la stessa che è alla base di ogni gesto artistico. Sono convinta sia fondamentale impegnarsi nella diffusione di un corretto linguaggio di genere che riconosca al “genere femminile” la necessità di essere adottato nella lingua corrente perché “alle parole corrette devecorrispondere un pensiero corretto e comportamenti ancora più corretti”».