“Ricucire il dolore – Tessere la speranza”, fino al 4 settembre la “Via Crucis” di Maria Lai in mostra a Jerzu

A Ulassai il 23, 24 e 25 luglio la prima edizione del Festival “Un filo bianco”, tre giorni di riflessioni sulle tematiche suggerite dall'opera donata dall'artista alla parrocchia del suo paese natale

Maria Lai, “Libro cucito, Passeri”. ? Giorgio Dettori. ©Archivio Maria Lai

Maria Lai, “Libro cucito, Passeri”. ? Giorgio Dettori. ©Archivio Maria Lai

A Jerzu, nel cuore dell’Ogliastra, terra d’origine di Maria Lai, inaugura sabato 17 luglio, alle ore 18:30, la mostra “Ricucire il dolore – Tessere la speranza”. La “Via Crucis” di Maria Lai, a cura di Micol Forti, Curatore della Collezione d’Arte Moderna e Contemporanea dei Musei Vaticani. Negli spazi della Cantina sociale Antichi Poderi di Jerzu, verranno presentate al pubblico circa 70 opere, per la maggior parte inedite, legate alla straordinaria Via Crucis che Maria Lai realizza nel 1981 e che dona alla parrocchia di Ulassai, suo paese natale.

In mostra una serie di magnifici lavori che l’artista realizza molti anni dopo aver terminato la Via Crucis, a partire da alcune fotocopie delle varie Stazioni fatte prima della collocazione in chiesa. Con lo stesso filo bianco con cui aveva tessuto le scene, l’artista torna su quelle “impronte”, grigie e sbiadite, ritessendo le varie tappe della Passione di Cristo, quasi a voler ripercorrerne il cammino, il dolore e il senso di speranza. Sono opere di incredibile intensità espressiva che documentano il modo di procedere di Maria Lai e la sua capacità di rinnovare l’esito di lavori passati e conclusi, tornando a riflettere sul significato, rinnovandone gli esiti e lo slancio creativo.

Il suo lavoro sui temi sacri è unico e potente, fatto di materiali poveri e veri, che affonda le radici nella sua terra e entra nell’animo di chi guarda con una forza e una poesia rare da incontrare. Al fianco di queste opere, la mostra presenta alcuni libri, cuciti e in ceramica, un telaio e una selezione di sorprendenti disegni realizzati tra gli anni ’40 e ‘60: piccoli fogli che illustrano la realtà in cui l’artista è cresciuta e testimoniano l’ampiezza e la profondità del suo sguardo sul valore e il peso della vita e su ogni singola cosa: le capre, i buoi, le donne e gli uomini che svolgono semplici attività quotidiane, dettagli di mani che tessono tenendo quel filo così centrale nella sua arte. Talvolta poche pennellate di acquerello danno maggior profondità alle immagini.

A fare da contenitore alle opere gli ambienti della Cantina Antichi Poderi che sono già solitamente abitati dalla presenza dell’artista: sulle tende delle grandi finestre la grafia di Maria Lai anima la superficie bianca con frasi autografe, accompagnando il visitatore in una dimensione percettiva adatta a fruire al meglio i suoi lavori. La mostra, che rimarrà aperta fino al 4 settembre 2021, anticipa l’apertura della prima edizione del Festival “Un filo bianco” (23, 24, 25 luglio), promosso dalla Fondazione e Archivio Maria Lai e dalla Parrocchia di Ulassai, iniziativa che si pone l’obiettivo di ragionare ogni anno, da diverse prospettive, su ogni singola Stazione della Via Crucis. Quest’anno la prima: “Ingiusta condanna”.

In coincidenza con l’inaugurazione del Festival e della mostra, viene presentato il volume “Maria Lai. Legarsi alla montagna”, edito da 5 Continents Editions di Milano e la Fondazione Maria Lai, dedicato alla performance che dà il titolo al libro, di cui si celebrano i 40 anni, con un testo di Elena Pontiggia e fotografie storiche di Piero Berengo Gardin.

Venerdì 23 luglio la manifestazione prende il via ufficialmente, nel Piazza Sant’Antioco M. di Ulassai, con l’incontro tra Sergio Massironi, giornalista e Rettore del Collegio Villoresi, Elena Di Raddo, critica d’arte e docente dell’Università Cattolica di Milano, ed Elena Pontiggia, storica dell’arte e docente all’Accademia di belle arti di Brera che guideranno il pubblico alla scoperta della Via Crucis nel mondo artistico di Maria Lai, della terra che l’ospita e cui è intimamente legata e poi del primo pannello dell’opera, icona per il 2021. La serata sarà moderata dalla giornalista Claudia Carta e impreziosita dalla musica di Daniele Adornetto al pianoforte.

Diversa la prospettiva per la sera di sabato 24, che vuole declinare la tematica sul piano sociale e politico, guardando al rapporto tra giustizia e potere e all’elemento fraterno, umano, spesso alieno al nostro concetto di giustizia. A confronto Antonio Iaccarino, giurista e docente della Pontificia Università Lateranense, Adriana Cosseddu, professoressa dell’Università di Sassari, e monsignor Antonello Mura, vescovo di Lanusei e Nuoro. L’incontro sarà condotto dalla giornalista Paola Pilia. Le musiche sono affidate al trio swing Mambo Django, con Samuele Dessì alla chitarra, Andrea Lai al contrabbasso e Diego Deiana al violino.

Domenica 25 luglio l’ospite d’onore è Beppe Severgnini, protagonista dell’appuntamento organizzato in collaborazione col festival letterario SetteSere SettePiazze SetteLibri di Perdasdefogu. E sarà proprio il suo direttore artistico Giacomo Mameli a dialogare con Severgnini e la sua schietta ironia. Giornalista e saggista di caratura internazionale, Severgnini condividerà l’esperienza maturata nell’indagare le realtà umane, dalle più note a quelle apparentemente banali, sempre avvicinate con pari rispetto e dignità, in una continua ricerca delle radici delle ingiustizie sociali e delle crescenti paure e avversioni nei confronti delle diversità. L’accompagnamento musicale è ancora affidato al pianoforte di Daniele Adornetto.

Sabato 31 luglio, si chiude all’Anfiteatro comunale di Taccu di Osini, con il concerto del Manuela Mameli Jazz Mood Sardinian Quintet. Ogliastrina di nascita e di formazione musicale, Manuela Mameli si muove nell’accattivante territorio dell’incontro tra la musica tradizionale sarda, il pop internazionale e il jazz, bouquet di sapori confluito su importanti palchi, dalla Svezia alla Cina, dalla Danimarca alla Russia, dal Premio Andrea Parodi all’European Jazz Expo.

Le serate verranno trasmesse in diretta sul canale YouTube unfilobianco, e sulla omonima pagina Facebook.

Cantina Antichi Poderi. Via Umberto I, 1. Jerzu (Nuoro)
Orari 10:00-12:00, 17:00-20:00
L’orario di chiusura serale potrà essere posticipato nella prima metà del mese di agosto.
Per informazioni: archiviomarialai@gmail.com o info@fondazionemarialai.it.

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