Allo Spazio Ilisso la mostra della textile designer Eugenia Pinna

L’arte innovativa della designer di Nule attraverso 31 straordinari progetti tessili che esplorano la tradizione e la maestria delle tessitrici nulesi

Eugenia Pinna e i suoi tappeti. ? Nelly Dietzel | Archivio Ilisso

Eugenia Pinna e i suoi tappeti. ? Nelly Dietzel | Archivio Ilisso

Allo Spazio Ilisso di Nuoro il 2024 prende avvio con una nuova proposta espositiva: sabato 20 gennaio, alle ore 11:00, sarà inaugurata la mostra dedicata alla textile designer Eugenia Pinna (Nule, 1956), figura decisiva nel rinnovamento della tessitura sarda.

Il suo lavoro documenta la ripartenza della ricerca tessile in Sardegna dopo il potente impulso impresso negli anni Cinquanta da Eugenio Tavolara, artista, direttore e progettista per ISOLA (Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano), che mise a punto un alfabeto segnico, formale e cromatico, finalizzato all’abitare contemporaneo.

Lo studio delle tessiture tradizionali di Nule (in particolare le coperte, fressadas), un solido sapere tecnico e la continua ricerca sono il fondamento del lavoro di Eugenia Pinna. Il suo percorso negli anni ha significato soprattutto la presa di coscienza del non essere più solo un’artigiana, com’è stato agli esordi, ma una progettista tessile.

All’inizio della sua carriera, nella Sardegna degli anni Ottanta e Novanta, Pinna ha faticato ad affermare la sua scelta, operando in un territorio connotato da piccole imprese tessili artigiane, per lo più familiari, impegnate unicamente nel reiterare motivi e modelli della tradizione richiesti dalla gran parte del mercato turistico.

L’inserimento di una progettista nella produzione tessile – ruolo venuto meno con l’indebolimento dell’istituto regionale preposto, l’ISOLA – non sembrava previsto. Dopo anni di impegno, incessanti sperimentazioni e una costante attività che l’ha vista partecipare a eventi ed esposizioni in giro per il mondo, Eugenia Pinna è oggi riconosciuta una textile designer di taglio internazionale. 

L’esposizione presenta 31 progetti tessili elaborati da Eugenia Pinna appositamente per Spazio Ilisso: attraverso grandi tappeti inediti, realizzati tra il 2019 e il 2022, si ripercorrono i filoni di indagine che hanno caratterizzato la trentennale ricerca espressiva della designer di Nule.

Le tessiture in mostra consentono al visitatore di conoscere sia la prassi progettuale e tecnica della designer, sia la metodologia specifica legata all’uso del telaio verticale, tipico di Nule, documentando così lo straordinario risultato del connubio tra un articolato lavoro di design e la specializzazione artigiana dell’Isola.

Tutti i manufatti sono stati realizzati impiegando materie prime locali e colorazioni naturali che permettono di apprezzare le grandi abilità acquisite nei secoli dalle tessitrici nulesi.  

L’iter espositivo ha inizio con i progetti che Eugenia Pinna considera come le origini della sua ricerca. In questa collezione è evidente come molta della sua attenzione compositiva si sia concentrata nella rielaborazione dei motivi decorativi della tessitura nulese, come s’ambisùe (‘la sanguisuga’), segno distintivo declinato in infiniti modi che interagiscono con lo sfondo e che arriva a trasformarsi in una vera e propria firma.

Proseguendo nel percorso di visita si giunge alle più recenti serie di tappeti caratterizzate da geometrie irregolari: la designer qui prevede alcune modifiche che accentuano e sviluppano una prassi delle tessitrici del passato, connotata dall’impiego di lana filata a mano che genera linee mosse verticali e orizzontali. Da questa intuizione nascono Frullato, Coloras, Inverno e Chesò. Eugenia Pinna reitera con essi il senso di vibrazione e di movimento, dinamismo sentito proprio e costantemente introdotto anche nel suo percorso progettuale.

La mostra si propone di documentare come, negli stessi decenni in cui il “fatto a mano” veniva in parte abbandonato in favore di tessuti realizzati con macchinari industriali, la designer nulese abbia saputo rispondere in maniera consapevole alle esigenze dello stile dell’abitare e del vivere di questi tempi a partire dalla tradizione tessile locale.

Un’attività artigianale contraddistinta da una produzione rarefatta, regolata da un processo manuale complesso, sia nelle fasi preliminari sia nell’esecuzione. Aspetti oggi considerati di nicchia, tuttavia difesi strenuamente da intellettuali e designer, da Enzo Mari sino, per l’appunto, a Eugenia Pinna, che operano in prima linea, non arrendendosi all’appiattimento legato a logiche economiche nelle quali la quantità schiaccia inevitabilmente la qualità.

Il catalogo si avvale dei contributi di Anty Pansera, nota critica e storica del design che nel 2020 è stata premiata dall’ADI con il Compasso d’Oro alla Carriera, e dell’antropologo Cosimo Zene, già professore emerito per lo studio delle religioni e delle filosofie del mondo all’Università di Londra.  

La mostra è visitabile dal martedì pomeriggio alla domenica (chiuso il lunedì e il martedì mattina), nei seguenti orari: 10-13/15-19. Per informazioni: 0784 31551 | spazioilisso@spazioilisso.it.

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