“Un amore di suora”, a Nulvi in scena il monologo di Massimiliano Fois

Mercoledì 18 settembre, sul palco del Centro Servizi di Giulzi, Elisabetta Dettori interpreta una suora di clausura in convento da 23 anni che ripercorrendo la sua vita arriva alla consapevolezza di sé

Elisabetta Dettori in "Un amore di suora". 📷 Josep Burset

📷 Josep Burset

La rassegna “pARTEcipando 2024” prosegue mercoledì 18 settembre, alle 21:30 nel Centro Servizi di Giulzi di Nulvi, con un appuntamento con il teatro e più precisamente con il monologo teatrale a voce femminile “Un amore di suora” (Edicions de l’Alguer) finalista al Premio Efesto Teatro Catania (2023) del poeta, saggista e narratore Massimiliano Fois, con la regia e l’interpretazione di Elisabetta Dettori e le musiche originali di Quirico Solinas.

Lo spettacolo arriva alla sua 15ª replica dopo il successo e il sold out del 29 agosto a Girona in Catalogna, in cartellone al Festival Internazionale Fitag, dove il testo è stato recitato nella variante del catalano algherese. A Nulvi, si presenta ancora una volta al pubblico in lingua italiana.

Nel monologo, una donna, una suora di clausura in convento da 23 anni, affronta un percorso che attraverso il racconto della sua vita, la porta alla consapevolezza di sé. Un racconto a tappe, quello di Rebecca, nel quale la protagonista passa da un quasi totale buio di coscienza, dove riaffiorano i ricordi di un passato tormentato in cui si riscopre vittima dei condizionamenti dell’anima, alla comparsa del dubbio, fino alla visione della luce in fondo al tunnel.

Le parole di Rebecca sono come delle epifanie che mettono a nudo le sue vere intenzioni nello stesso istante in cui le pronuncia: il passato condizionato dall’abbandono degli uomini della sua vita, determina la scelta di affidarsi all’unica entità maschile incapace di abbandonare e l’incontro con Ismael, un’anima vagante in cerca della sua via smarrita in uno spazio temporale che si ripete all’infinito, le apriranno la strada verso il mondo esterno.

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