Oltre 21 appuntamenti, pianeti e satelliti che ruotano attorno alle “Costellazioni Letterarie” della cultura e dei suoi capolavori ma seguono anche altre e più eccentriche orbite, tre giorni di incontri e oltre 30 ospiti coinvolti. Ormai pronto al suo debutto il Festival organizzato dal Comune di Lotzorai e dedicato alla cultura del vivere bene si inaugura domani 15 luglio e continua fino al 17 luglio per poi tornare in scena con gli appuntamenti autunnali. Perché mentre la prima serata della manifestazione si prepara a salpare “per l’alto mare aperto”, con un ricco calendario di eventi in programma, il Festival continua a disegnare la mappa della creatività attraverso lo sguardo dei più giovani. Il percorso di Costellazioni non è solo finalizzato alle serate estive, è infatti anche un censimento delle giovani energie del territorio, nella consapevolezza che questi tre giorni di incontri sono per tutti una possibilità di approdare alla lettura e anche una preziosa opportunità per i ragazzi di Lotzorai e il suo Festival di scoprire e apprezzare un altro e sorprendente punto di vista sulla cultura quello in mano alle nuove generazioni.
Con la prestigiosa e scrupolosa direzione artistica di Mattea Lissia e con l’entusiasmo del paese intero, dal 15 al 17 luglio oltre 20 appuntamenti d’autore reinventano la tradizione ogliastrina della cultura come meta, del libro come stella guida che illumina un nuovo orizzonte che si staglia dalla Pineta di Tancau sul mare, dalla chiesa di Santa Barbara, dal Lido delle Rose e da piazza Repubblica a Lotzorai incoraggiando la possibilità di ascoltare i più recenti temi della letteratura quella legata alle nostre vite, al nostro benessere e al futuro del pianeta. L’ampissima produzione letteraria degli ultimi tempi, la visione del momento che stiamo vivendo e l’interpretazione delle trasformazioni in atto nell’ambiente, fanno del Festival “Costellazioni Letterarie” un’occasione nuova per guardare e anche per comprendere il nostro tempo.
Venerdì 15 luglio si parte da Donigala con una serata che vuole rivelare gli intenti del progetto. L’apertura ben augurale con una delle centenarie del paese, un brindisi con l’elisir di lunga vita e letture tratte da “Mare e Sardegna” di D.H: Lawrence a cura di Silvano Vargiu. Per seguire con Luigi Contu, direttore dell’Ansa e il suo primo libro “I libri si sentono soli” che narra del padre che, poco prima di morire, consegna al figlio pochi appunti su qualche foglio. Da qui si dipana la storia della biblioteca di famiglia che diventa storia degli affetti, della letteratura, della Sardegna e dell’Italia intera. Infine, Patrizia Serra, in conversazione con Tonio Pillonca, parlerà della scelta di vivere in un paese dell’Ogliastra e di decidere di andar via. Enrico Spanu attraverso le foto insieme a Lello Caravano grazie a un luogo di lavoro di ricerca sui patriarchi, della monumentalità vegetale della nostra isola, di cui vantiamo una grande presenza anche nel territorio ogliastrino. Per chiudere con la proiezione del documentario di Pietro Mereu Il club dei centenari dedicato ai centenari dell’Ogliastra e vincitore di numerosi premi.
Sabato 16 luglio si aprirà nella Pineta di Tancau con il professore Stefano Spillare che racconterà come la globalizzazione stia mettendo in crisi tutti i tipi di comunità ma spinge allo stesso tempo, ognuno di noi a un sempre maggiore responsabilità verso ciò che è comune, favorendo nuovi legami sociali e di collaborazione spesso “localizzata”. Si tratta di una razionalità del quotidiano direttamente legata al territorio che diventa simbolo, materia e nuove forme collettive che non devono essere solo protettive nei confronti dei luoghi ma percorsi autonomi basati su circuiti sociali virtuosi di responsabilità condivisa. Il festival entrerà nel vivo del programma al pomeriggio, parlando di inclusione, di come poter abitare gli spazi, della vita in simbiosi con la natura. Un’apertura immersiva e doverosa con Grazia Deledda e i brani letti dall’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti. Si continua con una “dichiarazione d’amore” per i libri e la conoscenza con Fiorenzo Caterini, accompagnato in musica. La serata prosegue con una profonda riflessione sulla necessità di inclusione con la giovane pluripremiata scrittrice Nadeesha Uyangoda. A seguire Marco Amerighi, candidato nella settima dello Strega 2022, ci porta ad una riflessione sulle relazioni quali centro nevralgico della vita e della salvezza di tutti noi. La serata letteraria si conclude con un talk accattivante di Antonio Pascale e “La storia del mondo (e dei sentimenti) attraverso le piante”. Solo dopo cena l’appuntamento musicale da non perdere.
Domenica 17 luglio – la giornata letteraria si avvierà la domenica dalla mattina con Mariangela Pira nella Pineta di Tancau e un aperitivo domenicale di degustazione dei vini ogliastrini, elisir di lunga vita. Claudia Pupillo con il suo Teatro Botanico aprirà il pomeriggio dedicato ai ragazzi con “MURDO – il libro dei sogni impossibili”. Poco dopo Sfetano Piroddi presenterà la saga di Sandahlia condotto da Flavio Cabitza.
E ancora dopo, sarà la volta di Matteo Porru condotto da Jolanda di Virgilio sarà protagonista dell’incontro “Il G8 spiegato ai giovani” con la raccolta Circospetti ci muoviamo all’interno della quale è autore di un racconto. Il festival si sposterà poi nella piazza del municipio per andare alla scoperta degli spazi da abitare che svelano l’importanza che dà alla vita ognuno di noi, con l’antropologo Andrea Staid. Alessandro De Roma con il suo nuovo romanzo “Nessuno resta solo” parlerà di relazioni, che sono l’essenza della vita dell’essere umano, in un intensissimo rapporto padre/figlio, e di generazioni che si incontrano e si scontrano. La chiusura è affidata a Pierpaolo Vacca, con la musica tradizionale, riportandoci ai balli e alle danze in piazza, viene travolta e smussata dall’utilizzo dell’effettistica elettronica, proiettandoci così in un mondo in cui i suoni del passato si incontrano con quelli alterati e distorti del presente. Il festival chiuderà con il più classico “Su ballu tundu”, il cerchio – simbolo di unione e forza collettiva – protegge dai curiosi, ma si apre a chi vuole partecipare. Inclusione, comunità, partecipazione, sperimentazione, e un brindisi di arrivederci alla prossima edizione. Per tutta la durata del Festival alla Biblioteca al mare, al Lido delle Rose, si troveranno i libri del Festival.