Tra le rassegne letterarie che stanno diventando un appuntamento fisso dell’estate sarda da quattro anni a questa parte c’è anche “Mintuà”, il festival delle “Parole in circolo”, ideato e organizzato dall’associazione culturale Carta Dannata.
Fedele alla sua originaria impostazione, “Mintuà” aprirà le porte ad autori e case editrici non solo sarde, così come vari, anche se sempre con una spiccata propensione per il romanzo, saranno i generi delle novità editoriali di cui si occuperà. Supportano lo sforzo organizzativo di “Mintuà” l’Assessorato regionale alla Cultura e, sotto forma di patrocinio, il Comune di Tempio Pausania. Comune che può esibire da più anni e con orgoglio il titolo di “Città che legge”, assegnato dal Cepell (Centro per il Libro e la Lettura) alle città italiane in cui si registra una particolare attenzione verso il mondo dell’editoria e delle biblioteche.
Lo sa bene l’Assessora alla Cultura, Monica Liguori, che vede nel libro un valore aggiunto alla formazione e non solo all’intrattenimento creativo. «Mintuà è Mintuà – dichiara – e cioè uno dei capisaldi della proposta culturale tempiese e Carta Dannata, con la sua presidente Domenica Azzena, è uno dei nostri partner di riferimento. Grazie a loro portiamo avanti il tema della lettura e del libro come strumento di libertà e conoscenza. Ecco perché mi viene da dire che Mintuà è Mintuà».
Dopo il notevole successo di pubblico che ha segnato l’apertura del festival con la presentazione di “Giacomo Giacomo”, primo romanzo di Giuseppe Pulina pubblicato da maxottantotto edizioni, si proseguirà martedì 20 giugno con un nuovo romanzo dato alle stampe dallo stesso editore: “La variante bianca del ciliegio”, opera di un religioso molto noto e apprezzato a Tempio, dove è stato anche parroco della cattedrale, e non solo. Autore di saggi, studioso dalla penna felice, originario di Nulvi, suo paese natale, don Antonio Addis esordisce, grazie all’editore maxottantotto e a “Mintuà”, nelle vesti di romanziere. La sua è un’autobiografia romanzata che racconta un’infanzia magica, periodo aureo e felice che ha preceduto e sicuramente orientato in qualche modo la vocazione religiosa.
Di una Sardegna d’altri tempi parla anche “La cantadora” di Vanni Lai, ospite di Mintuà il prossimo 30 giugno (ore 18:30). Pubblicato da minimum fax, “La cantadora” è un concentrato di temi che mettono a nudo la Sardegna dello scorso secolo, dove essere donna era raramente garanzia di affermazione sociale. Finalista per ben due volte del Premio Calvino, Lai presenterà a Tempio, in compagnia di Sara Puggioni, il suo primo romanzo già accolto da una positiva attenzione da parte della critica.
Non meno intriganti saranno i due appuntamenti letterari di luglio che si svolgeranno in piazza Faber: venerdì 7 luglio con “L’infinito in un istante” di Emiliano Deiana e sabato 22 con la tappa tempiese di “7Sere7Piazze7Libri” che avrà in Sergio Rizzo il suo ospite di riguardo. Già presentato in altre piazze dell’isola, l’ultimo libro di Deiana, scrittore conosciuto anche per il suo ruolo pubblico di presidente di Anci Sardegna, è particolarmente atteso a Tempio. Libro che innerva citazioni, ricordi e folgoranti riflessioni, “L’infinito in un istante” fa leva su una varietà di registri narrativi sapientemente calibrati e alternati, attraverso stringenti riferimenti ad autori cari a Deiana come Pasolini, Borges e Céline.
Insomma, per la Tempio che legge e per l’isola che ama le buone letture, gli appuntamenti di Mintuà sono di quelli che si farebbe bene ad annotare con precisione sull’agenda. In particolare, i più giovani, ai quali, come chiarisce la presidente di Carta Dannata, Domenica Azzena, “Mintuà” è in buona parte dedicato. «Ogni autore è accompagnato da un relatore e da un nutrito gruppo di giovani, che lo pungolano a dovere sui contenuti del libro; compito del pubblico e del laboratorio di ragazze e ragazzi è quello di avere in dono i vari testi, leggere, divertirsi, intervenire liberamente e dialogare con gli scrittori della rassegna. Il progetto di lettura è stato ideato per avviarli alla lettura e far scoprire loro il piacere di toccare, sfogliare, guardare e, infine, leggere un libro».