Martedì a Cagliari l’incontro dibattito “Le armi non hanno ragione. Temi antropologici sulla guerra”

Organizzato dal Centro di Documentazione e Studi delle Donne, si terrà presso il Polo Bibliotecario di via Falzarego 35 alle 18. Sarà presente l’autore del saggio, l'antropologo Piergiorgio Solinas

Città distrutta dalla guerra. ? Adobe Stock | Meysam Azarneshin

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Martedì 13 settembre 2022, alle 18:00 nella Sala Eleonora D’Arborea del Polo Bibliotecario di via Falzarego 35 a Cagliari, il Centro di documentazione e studi delle donne organizza un incontro dibattito su “Le armi non hanno ragione. Temi antropologici sulla guerra”. Sarà presente l’autore Piergiorgio Solinas, antropologo presso l’Università di Siena. Coordina Gabriella Da Re, antropologa presso l’Università di Cagliari. Il saggio è pubblicato in «Dialoghi mediterranei», 55, 2022.

Due sono le tesi sull’origine e persistenza della guerra. Da un lato l’aggressività innata della specie umana, dall’altro le condizioni esterne ecologiche ed economiche entro cui le società umane si sono garantite la propria sopravvivenza, in competizione tra loro per il possesso di risorse scarse. Di qui Piergiorgio Solinas parte per approfondire e specificare, usando le sue profonde competenze etnografiche, temi e problemi senza la pretesa di affermazioni definitive ed esaustive.

E tuttavia il saggio allarga lo spazio della comprensione introducendo ad esempio il problema del “contagio della violenza” che passa dagli aggressori agli aggrediti, dell’illusione che far male e distruggere il nemico porti incremento di vita e di beni per chi colpisce. Il nostro nemico, conclude Solinas, è ormai la nostra stessa aggressività armata che si è esternalizzata nella potente e sofisticata industria delle armi, trascendendo non solo la natura umana ma anche la nostra coscienza radicata nella storia. (Gabriella Da Re).

Per la partecipazione in presenza verranno rispettate le disposizioni ministeriali relative al Covid-19 previste in quella data. Si raccomanda comunque l’uso della mascherina.

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