Domenica 14 luglio il gran finale del Cagliari Film Festival

Dalle 20 la proiezione del documentario “Ti dico di lei”, sulla figura di Grazia Deledda, insieme a Marco Alberto Desogus e Milena Agus. Saranno anche proposti il film “S’Ozzastru” di Carolina Melis e un estratto del web doc “Anda, torra e ghorba. Tra Tunisia, Sardegna e altrove” di Rosi Giua, Raffaele Cattedra e Francesco Tomba

"S'Ozzastru" di Carolina Melis

"S'Ozzastru" di Carolina Melis

Dopo gli appuntamenti di marzo e aprile si avvia alla conclusione la X edizione del Cagliari Film Festival, la rassegna di cinema di impegno civile organizzata dall’associazione culturale Tina Modotti, con la direzione artistica di Alessandra Piras.

Domenica 14 luglio dalle 20:00, nel Bibi-Spazio Eventi di via dei Genovesi 111 A, la serata sarà dedicata alle ultime proiezioni, prima del brindisi finale organizzato per festeggiare i dieci anni della rassegna.

Si parte con la proiezione del documentario “Ti dico di lei”, firmato da Marco Alberto Desogus e dedicato alla figura di Grazia Deledda. A raccontare della scrittrice nuorese sarà un’altra scrittrice, Milena Agus. L’autrice, che ha appena pubblicato con Mondadori il nuovo romanzo “Notte di vento che passa”, dà corpo e voce a un racconto intimo sulla Deledda, che è occasione per riflettere sulla scrittura e sul mestiere di scrivere. In questa occasione, dopo la proiezione Milena Agus e Marco Desogus incontreranno il pubblico.

Dalle 21:15 la serata prosegue con la proiezione di “S’Ozzastru”, regia di Carolina Melis. Il film racconta, attraverso evocative immagini d’animazione, la storia di un albero millenario, l’olivastro del titolo, che osserva le vicende del mondo dalla sua silenziosa prospettiva. Un lavoro che vuole far riflettere sul dialogo possibile tra uomo e natura, grazie alla voce di un albero che si interroga sulle azioni umane, purtroppo spesso dannose per la natura stessa. L’opera è stata presentata al Festival del Cinema di Roma, nella sezione “Alice nella Città”, e ora è finalista ai Collision Awards. Saranno presenti all’evento la regista e i produttori Alessandra Usai e Nicola Mennuni.

Subito dopo sarà la volta del progetto di webdoc intitolato “Anda, torra e ghorba. Tra Tunisia, Sardegna e altrove”, curato dalla documentarista e fotografa Rosi Giua, dal geografo Raffaele Cattedra e dal regista Francesco Tomba. Verranno presentati dagli autori i tre estratti del lungo lavoro di ricerca dei tre autori, dedicato alla memoria degli italiani emigrati in Tunisia sin dalla metà dell’Ottocento e rientrati tra la metà degli anni degli anni ’50 e ’60 come profughi, in Italia e in Francia. Storie di emigrazione italiana che s’incrociano anche con le storie contemporanee di mobilità dall’Africa sub-sahariana verso la Tunisia. Saranno presenti gli autori.

A metà serata aperitivo per festeggiare il decimo compleanno del festival, un’avventura culturale cominciata nel 2014 nel Teatro Civico di Castello, che ha visto organizzare incontri, rassegne, masterclass e dibattiti con il pubblico, sempre con al centro il cinema di impegno civile e fuori dal circuito mainstream.

Il festival ripropone anche la mostra fotografica “Pablo Volta. Uno sguardo à la volta”, che dopo essere stata esposta a Cagliari, dalla prossima settimana si sposterà nel Museo del Crudo di San Sperate, paese di adozione del fotografo.

Domenica le proiezioni sono tutte a ingresso libero e gratuito. L’aperitivo, per brindare ai dieci anni del Festival, con un costo di €5, servirà a sostenere le attività dell’Associazione culturale Tina Modotti.

Per partecipare alla serata è necessario prenotare scrivendo una mail a rassegnacagliarifilmfestival@gmail.com.

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