A San Sperate lo sguardo di Pablo Volta sulla Sardegna

La mostra fotografica “Pablo Volta uno sguardo à la volta” sarà inaugurata venerdì 13 settembre presso il Museo del Crudo e proporrà ai visitatori una selezione di circa 40 opere e di alcuni preziosi documenti che mostrano le infinite sfaccettature del lavoro di Volta

Pablo Volta. 📷 Augusto Medda

Pablo Volta. 📷 Augusto Medda

Venerdì 13 settembre alle 18:00 nel Museo del Crudo di San Sperate sarà inaugurata “Pablo Volta uno sguardo à la volta”, mostra fotografica ideata dall’animatrice culturale Alessandra Piras e curata dalla critica d’arte Alessandra Menesini.

L’evento si inserisce in “Tottus Impari Solidarietà Impegno e Speranza”, manifestazione in programma nel Paese Museo venerdì 13 e sabato 14 settembre, organizzata dall’Amministrazione Comunale e dalla Pro Loco con lo scopo di riunire, attraverso due giornate di incontri, presentazioni di libri e musica, la comunità turbata dalla drammatica scomparsa della giovane Francesca Deidda.

L’esposizione si propone di ricordare e fare conoscere l’opera del grande fotografo Pablo Volta a settant’anni dal suo primo viaggio in Sardegna, quando nel 1954 arrivò in Sardegna per conoscere e fotografare la realtà dell’isola, con una particolare attenzione alla società delle sue zone interne.

Per Pablo Volta, che viveva allora tra Parigi e Roma in diretto contatto con il mondo intellettuale e del cinema, fu una emozione profonda scoprire una Sardegna che gli appariva arcaica e che definì come immersa nella dimensione mitica dell’Odissea.

Quello suo per la Sardegna fu un vero e proprio innamoramento, anche grazie alle relazioni di amicizia e professionali che stabilì e che consolidò nel corso di successivi viaggi durante i quali realizzò importanti reportage pubblicati in diverse riviste europee.

In quegli anni, il fotografo lavorava nella sede RAI di Parigi ma a metà degli anni Ottanta, in previsione dell’avvicinarsi della pensione, complice l’amicizia con Pinuccio Sciola che l’aveva spesso ospitato a casa sua accogliendolo come un fratello, decise di comprare una casa campidanese a San Sperate per poi trasferirvisi nel 1986. Dopo una vita trascorsa quasi sempre in viaggio, trovò una comunità che sino ai suoi ultimi giorni lo circondò d’affetto e rispetto.

Attraverso una selezione di circa 40 opere e di alcuni preziosi documenti provenienti da archivi e collezionisti privati, il percorso espositivo si propone di mostrare al pubblico le infinite sfaccettature del lavoro di Pablo Volta dal mondo del cinema a quello degli intellettuali sino alla documentazione della scena artistica sarda e le espressioni più autentiche delle tradizioni religiose e folkloriche delle feste campidanesi, che lo affascinarono nell’ultimo periodo della sua vita.

In occasione della mostra, che sarà visitabile sino al 22 settembre dalle 18:00 alle 20:30, il 22 settembre alle 19:00 il Museo del Crudo ospiterà la proiezione del documentario di Giovanni Columbu “Ritratto di Pablo Volta”.

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