“Come Thelma e Louise”, una commedia sull’amicizia e la libertà in scena al Teatro TsE di Is Mirrionis

Due amiche alla soglia della terza età si imbarcano in un'avventura che cambierà le loro vite

“Come Thelma e Louise” di Anà-Thema Teatro e Teatro della Corte

Tra spirito di avventura e voglia di libertà con “Come Thelma e Louise”, una commedia divertente e poetica scritta da Luca Ferri, che firma anche la regia (produzione Anà-Thema Teatro e Teatro della Corte), in cartellone sabato 11 novembre alle 20:30 al TsE di via Quintino Sella nel cuore di Is Mirrionis a Cagliari per il secondo appuntamento della Stagione 2023-2024 di Teatro Senza Quartiere organizzata dal Teatro del Segno nell’ambito del progetto pluriennale “Teatro Senza Quartiere / per un quartiere senza teatro” (2017-2026), con il patrocinio e il sostegno della Regione Sardegna e con il contributo della Fondazione di Sardegna.

Sotto i riflettori lo stesso Luca Ferri insieme con Claudio Del Toro (con la voce fuori campo e i contributi audio di Luca Marchioro e foto di Luca D’Agostino): i due attori interpretano due donne dal temperamento diversissimo ma legate da una profonda amicizia che, giunte alla soglia della terza età, decidono di abbandonare tutto e trasferirsi in un faro, su un’isola deserta e lontana. Per Sandra e Splendora quell’esperienza in qualche modo estrema, in un eremo solitario, rappresenta un’opportunità per rimettersi in gioco e ripensare alla propria esistenza, tra i ricordi della giovinezza e le speranze per il futuro. Una pièce originale, ambientata negli Anni Cinquanta, per una riflessione sulla condizione femminile in una società patriarcale, sui pregiudizi e sulle regole e le convenzioni che influenzano scelte e comportamenti, sui condizionamenti esterni e sulla necessità di conformarsi a un modello per non deludere le aspettative altrui, rinunciando talvolta a seguire le proprie inclinazioni e i propri desideri, adattandosi a recitare una parte, invece di portare avanti la propria personale ricerca della felicità.

La vicenda emblematica di Sandra e Splendora, due eroine moderne che inaspettatamente rompono gli schemi e rinunciano alla tranquillità di una cittadina di provincia per affrontare l’ignoto, prima che sia troppo tardi, incuranti del giudizio della gente e determinate a mettere alla prova le proprie capacità, nasce dal «bisogno di una libertà sconosciuta e perfetta, una libertà che non ha prezzo» – spiega l’autore e regista Luca Ferri –. «Libertà di parola, di espressione, di essere chi si vuole essere, di fare quello che si vuole fare, di poter scegliere il proprio destino». L’impresa a cui le due donne si cimentano, non è delle più facili e implica grandi responsabilità: al di là dell’entusiasmo iniziale, andare ad abitare su una terra sperduta, circondata dal mare, senza poter far conto su nessun altro ma dovendo fare appello soltanto alle proprie risorse fisiche e intellettuali, affinché quella luce risplenda indicando la rotta alle navi, mette a dura prova le protagoniste. In quella situazione estrema le due donne sono costrette a inventarsi una nuova routine e adattarsi a una convivenza forzata, cercando un equilibrio e vincendo le proprie inquietudini, ma trovano anche il tempo per fare una sorta di bilancio degli anni trascorsi, tra illusioni e disincanto, il riaffiorare nella memoria degli antichi amori e la forza di un’amicizia che resiste alle intemperie e agli sconvolgimenti, nonostante tutto. Tra loro, nonostante le differenze e gli inevitabili conflitti, i dubbi e le incomprensioni, esiste un legame fatto di simpatia e affetto, confidenza e solidarietà e la prospettiva della vecchiaia, invece del timore per la fragilità e la malattia, diventa simbolo di una ritrovata libertà, l’occasione per riprendere in mano le proprie vite e ragionare sul futuro, «sognando il viaggio successivo alla conquista dell’America proprio come Thelma e Louise».

Sull’isola le due donne possono finalmente respirare a fondo l’aria salmastra e assaporare il gusto dell’indipendenza, senza più doversi preoccupare delle critiche o dei pettegolezzi, e quell’idea eccentrica di diventare le guardiane del faro non pare più così stravagante. “Come Thelma e Louise” di Luca Ferri si ispira al fortunato film di Ridley Scott, un road movie da Premio Oscar con Geena Davis e Susan Sarandon, per proporre una versione italiana, con due attori en travesti nei ruoli delle protagoniste, in forma di commedia, di una storia sull’amicizia e sulla sorellanza, oltre che sull’emancipazione femminile. In tutta la loro esistenza Sandra e Splendora si sono dovute confrontare e hanno dovuto lottare contro una visione del mondo decisamente maschilista, in cui compiti e prerogative erano rigorosamente definiti e alle donne erano precluse molte possibilità di carriera, poiché ci si aspettava che si riconoscessero in una figura amorevole di moglie e madre, figlia o sorella; in Italia avevano perfino conquistato il diritto di voto, dopo la Seconda guerra mondiale, ma non ancora la parità. Tra gli impedimenti, il più difficile era proprio nella mentalità diffusa, che sanciva una effettiva disuguaglianza sulla base di una (ipotetica e infondata) differenza: le donne erano destinate a diventare angeli del focolare, non capitane d’industria, sia pure con rare eccezioni e il retaggio di quell’antica civiltà patriarcale continua a influenzare, fortunatamente sempre meno, anche la libertà e le scelte delle donne alle soglie del terzo millennio.

«“Come Thelma e Louise” è il racconto di un’amicizia vera che fa riflettere sul tempo che passa, sui sentimenti che cambiano nelle varie stagioni della vita» – sottolinea Luca Ferri – «ma soprattutto è uno spaccato d’esistenza che ricorda l’importanza della speranza per il futuro». Un viaggio a ritroso nel tempo, nelle atmosfere degli Anni Cinquanta, sottolineate dall’ambientazione realistica, con elementi scenici che disegnano gli interni della casa su cui si erge l’imponente torre del faro, dove «tra la radio e gli interventi musicali, le due protagoniste voleranno in quel “blu dipinto di blu” che tanto le fa sognare…».

Biglietti: intero €13, ridotto €10 (riduzioni per residenti quartiere Is Mirrionis / under 25 / over 65 / abbonati CeDAC / spettatori Cinema Odissea).
Per informazioni: biglietteria.teatrotse@gmail.com – cell. 351.6862271 (anche WhatsApp).

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