A Mogoro la diciottesima edizione della rassegna “Libertà d’Espressione”

Dall’11 febbraio al 30 aprile a La Fabbrica delle Gazzose in cartellone dramma, musica, cabaret e commedie

“Paese d'ombre”. ? Giorgio Marturana

“Paese d'ombre”. ? Giorgio Marturana

Si alza il sipario su “Libertà d’Espressione 2023”, la rassegna di spettacoli teatrali e musica organizzata da Teatro Tragodia a La Fabbrica delle Gazzose di Mogoro, nove giornate dedicate allo spettacolo dal vivo tra dramma, musica e prosa, con la direzione artistica di Virginia Garau.

“Libertà d’Espressione”, alla sua diciottesima edizione, è una rassegna che ospita le migliori compagnie dell’Isola dove le diverse tecniche ed espressioni artistiche si incontrano per dare al pubblico l’opportunità di appassionarsi alle storie messe in scena tra dramma, commedia, varietà, cabaret e musica. L’atmosfera sarà sempre quella di un momento di condivisione che solo lo spettacolo dal vivo sa offrire.

Si parte sabato 11 e in replica domenica 12 febbraio con lo spettacolo per la famiglia “Baracca&Burattori con Alice”, nuova produzione dei padroni di casa Teatro Tragodia. Liberamente tratto da “Alice nel Paese delle Meraviglie” di Lewis Carrol con testo, regia e costumi di Virginia Garau, in scena Virginia Garau, Daniela Melis e Ulisse Sebis. Lo spettacolo, con le sue originali e divertenti allegorie, vuole indicare il complesso percorso di crescita e il passaggio dal mondo dell’infanzia, roseo e spensierato, al mondo degli adulti, fatto di responsabilità.

Si prosegue domenica 26 febbraio con Actores Alidos e il loro spassosissimo “Chicchi di Riso”, di e con Marta Proietti Orzella e Luca Pauselli alla chitarra. Questo spettacolo di cabaret, comico-musicale, nasce dall’esigenza di voler riproporre rivisitazioni di vecchi successi dei grandi comici italiani presi dal varietà, l’avanspettacolo e la rivista.

Domenica 5 marzo sarà la volta dei Figli d’Arte Medas con “Paese d’Ombre”, da Paese d’Ombre di Giuseppe Dessì, con la regia di Gianluca Medas. Lo spettacolo ricostruisce le varie fasi della vita di Angelo Uras, il protagonista del romanzo di Giuseppe Dessì, fino alla sua morte: testimone del passaggio drammatico della modernità nella vita della gente sarda, al contrario dei suoi contemporanei si pone davanti al mondo che cambia con un’attitudine aperta.

Domenica 12 marzo è di scena Abaco Teatro con “Le Topastre”. Testi liberamente ispirati a “La Topastra” di Stefano Benni, “Storia della monaca” di Sergio Atzeni e “La notte di Madame Lucienne” di Copì. Drammaturgia e regia Marta Proietti Orzella con Marta Proietti Orzella e Carla Orrù. “Le Topastre” propone una fusione di brevi monologhi brillanti. Piccoli “mostri”, brevi ritratti “maledetti” di donne “al margine”, donne dell’underground, alla ricerca di una rivincita, personaggi grotteschi e mostruosi, spesso odiosi e insopportabili.

Domenica 26 marzo si prosegue con “Venere in Pelliccia” di Teatrodinverno, liberamente tratto da La Vénus à la fourrure di David Ives e ispirato all’omonimo romanzo di Leopold von Sacher-Masoch, sul palco Antonello Foddis e Giuseppe Ligios, adattamento teatrale e regia Giuseppe Ligios. Tutto si svolge in un teatro di periferia, dopo una giornata passata a fare audizioni per trovare l’attrice che possa interpretare il lavoro che si prepara a mettere in scena.

Domenica 2 aprile in programma “Carla o dell’essere se stessei” di Barbariciridicoli, scrittura drammaturgica di Carla Baffi e Tino Belloni, con Carla Baffi, ideazione e regia di Tino Belloni. “Teatro della testimonianza”: per la prima volta non ci sarà un attore a interpretare un personaggio ma colei, Carla; che coraggiosamente ha iniziato nel 2020 un percorso di transizione di genere che la porterà ad adeguare la sua identità fisica alla sua identità psichica, che è in tutto e per tutto quella di una Donna, felice finalmente di esserlo e di poterlo raccontare!

Domenica 16 aprile in scena il lamento accorato tra musica e prosa di “Identità negate” de Il Crogiuolo.

Domenica 23 aprile, invece, sarà la volta di “Como un pajaro libre” (libero come un uccello) di Officina Acustica, un omaggio a Mercedes Sosa con Anna Lisa Mameli (voce), Corrado Aragoni (piano), Anna Maria Viani (violino), Massimo (Maso) Spano (contrabbasso), Alessandro Garau (batteria e percussioni). Tanti appellativi sono stati usati per definire Mercedes Sosa: La madre d’America, la voce della terra, o, semplicemente, La Negra. Una voce scomoda la sua, perché pretendeva di cantare canzoni di pace in tempo di guerra e canzoni di libertà in tempo di prigionia.

Sabato 29 e domenica 30 aprile la rassegna si chiude con “Le corna sono come i tacchi, slanciano!” di Teatro Tragodia, testo di Virginia Garau e Daniela Melis, liberamente tratto da “La Mandragola” di Niccolò Machiavelli, regia, costumi e scena di Virginia Garau. Con Gino Betteghella, Virginia Garau, Daniela Melis, Caterina Peddis e Ulisse Sebis. Boccaloni si dispera perché non riesce ad avere figli. Di sua moglie siè innamora Farfalloni, e con l’aiuto di Cupidigia, la governante di Boccaloni, si finge medico e convince Boccaloni che l’unico modo per poter avere figli è somministrare alla moglie una pozione di mandragola. Seguono a ruota un monaco e una suocera impicciona per condire una caotica sequela di avvenimenti spassosissimi confortati da una trama agile e veloce.

Per informazioni è possibile contattare il numero 389.1111327.

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