UFS Festival 2023: torna la quattro giorni all’insegna della tradizione sarda

La manifestazione itinerante dell'Unione Folclorica Sarda farà tappa a Bosa, Quartucciu e Ghilarza, con eventi a base di canti, balli e cultura isolana

UFS Festival 2023

Tutto è pronto per il ritorno dell’UFS Festival, manifestazione itinerante all’insegna della tradizione sarda – ideata e fortemente voluta dall’Unione Folclorica Sarda (UFS) – che si terrà nei prossimi giorni in tre centri dell’isola: Bosa, Quartucciu e Ghilarza.

Nata come costola dell’UFI (Unione Folclorica Italiana) – che vede al vertice, nel ruolo di presidente, il sardo Beniamino Meloni – l’UFS si prefigge lo scopo di veicolare in Sardegna le finalità dell’Unione nazionale, con cui condivide intenti e filosofia di pensiero e di azione.

Sta per prendere il via una quattro giorni progettata con l’intento di fare conoscere e tramandare le tradizioni isolane – organizzata dall’UFS con il patrocinio della Regione Sardegna, di Sardegna Turismo e con la collaborazione dei comuni di Bosa e Quartucciu – che è stata preceduta da altre due tappe del festival che si sono svolte, nel mese di ottobre, a Nuoro e a Collinas. Due nuovi ingressi, dunque, per questa seconda edizione dell’UFS Festival che confermano quanto la manifestazione sia stata apprezzata lo scorso anno e come vi sia, da parte di diversi centri isolani, il desiderio di entrare a far parte di un evento che punta a coinvolgere l’intera Sardegna, promettendo non solo balli e canti sardi ma anche musica corale, canto a tenore, poesia, tradizioni artigianali e gastronomiche… quanto di meglio la cultura folclorica sarda possa offrire.

La giornata di apertura si terrà a Bosa domani, sabato 9 dicembre, e prenderà il via, alle 16:30, con I colori del Natale”: le vie del borgo medievale saranno animate dai colori sgargianti degli abiti tradizionali di diversi gruppi folk che, dopo la sfilata, si esibiranno in danze tipiche; a seguire, Ottavio Nieddu presenterà lo spettacolo di canti e balli, con l’associazione Su Sonette, che chiuderà l’appuntamento bosano.

Per il secondo appuntamento – in programma il 15 e il 16 dicembre – l’UFS Festival si sposta a Quartucciu. Venerdì 15, dalle 19.00, il Centro culturale Domus Art ospiterà la 2ª Rassegna di poesia di improvvisazione a cura dell’associazione Rimas. Sarà ancora il Centro culturale Domus Art, nella seconda giornata di sabato 16, a ospitare la 2ª Rassegna folk con l’esibizione di diversi gruppi isolani e, a seguire, lo spettacolo di canti – con il Coro Baratz di Villasunta, il Gruppo-Coro su Masu di Elmas e il Coro Is Concias di Quartucciu – presentato da Stefano Di Franco.

Per la terza e ultima tappa l’UFS Festival si sposterà a Ghilarza dove, domenica 17 dicembre, si inserirà all’interno della XIII edizione della manifestazione Arte e Sapori che, dalle 10:30, vedrà l’allestimento di stand con prodotti della tradizione agroalimentare e artigianale sarda. Tra le 11:30 e le 13:00, lungo il tragitto da piazza Parrocchia a piazza sant’Antioco, si esibiranno diversi gruppi folk, con la partecipazione dell’associzione culturale Cuncordia a Launeddas e del Coro Logudoro di Usini.

Dalle 13:00, invece, l’appuntamento sarà con la tradizione gastronomica isolana e visitatori e curiosi potranno degustare i tipici culurzones ghilarzesi di formaggio, in occasione della IX edizione della Sagra de sos culurzones. Dal primo pomeriggio, a partire dalle 14:30, in piazza Parrocchia andranno in scena prima la 2ª Rassegna di Canto a chiterra – con Mario Mele, Leonardo Spina e Mario Careddu – e, dopo, la 2ª Rassegna folk che vedrà esibirsi gruppi folk provenienti da diversi centri isolani e a cui prenderanno parte anche i Tenores Santa Sarbana di Silanus. La giornata, che chiuderà l’intero UFS Festival, terminerà con una serata di balli in piazza con Roberto Fadda, Luca Schirru e Daniele Meloni, presentata dal giornalista Giacomo Serreli.

Dopo il successo dello scorso anno, il festival totalmente dedicato a canti, danze e cultura tradizionali sardi – nato, nell’idea degli organizzatori, con lo scopo di fare conoscere e diffondere la cultura isolana ma anche con quello di tornare a incontrarsi e a socializzare – è giunto alla seconda edizione che si prepara a ripartire, dopo le due tappe di ottobre, sotto i migliori auspici.

Nato come progetto triennale, l’UFS Festival rappresenta una sorta di rinascita delle tradizioni folcloristiche della Sardegna come ci tiene a sottolineare Lino Cordella, organizzatore e presidente dell’Unione Folclorica Sarda: «Con questa seconda edizione dell’UFS Festival – tre in totale quelle previste – puntiamo a coinvolgere più centri sardi possibili con l’intento di fare rinascere le tradizioni isolane agendo, in linea con l’intento dell’Unione Folclorica Sarda, con spirito di federazione. La scelta di centri quali Nuoro, Collinas, Bosa, Quartucciu e Ghilarza rappresenta proprio la nostra idea di un legame che unisca, in nome di tradizioni e cultura, nord, centro e sud della Sardegna.

Difendere e trasmettere i valori culturali e identitari della nostra tradizione è per noi fondamentale e, per questo, intendiamo rivolgerci ai moltissimi appassionati di canti, musica e cultura sardi e coinvolgerli puntando soprattutto ai più giovani, perché saranno loro i sardi del futuro a cui passare il nostro testimone.

Anche la scelta del periodo in cui svolgere il festival non è lasciata al caso – conclude Cordella – abbiamo individuato i mesi di ottobre e dicembre per il nostro evento perché siamo fortemente convinti che una destagionalizzazione dei flussi turistici sia percorribile, oltreché auspicabile, soprattutto in un’isola come la nostra in cui, grazie a condizioni climatiche estremamente favorevoli, è possibile prolungare la stagione turistica ben oltre il periodo estivo e convogliare i flussi di visitatori nei centri dell’interno che, così come quelli costieri, hanno da offrire molto in termini di ricettività, accoglienza e cultura tradizionale e possono rappresentare un volano per il settore turistico isolano».

Per informazioni: Lino Cordella, tel. 340/2398582.

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