Adolfo Ceretti e Chiara Valerio a Sassari ospiti del Festival Liquida

Venerdì 11 novembre alla Biblioteca Universitaria di Piazza Fiume alle ore 16 Adolfo Ceretti presenta il libro “Io volevo ucciderla”, a seguire alle 18 la presentazione del libro “La matematica è politica” di Chiara Valerio

Adolfo Ceretti e Chiara Valerio

Venerdì 11 novembre, a Sassari, presso la Biblioteca Universitaria di Piazza Fiume, alle ore 16:00, Adolfo Ceretti presenterà con Maria Antonietta Foddai “Io volevo ucciderla” (Raffaello Cortina Editore), dialogo intimo e dai risvolti sociali con una donna omicida; alle ore 18:00 sarà la volta di Chiara Valerio con Francesca Arcadu per “La matematica è politica” (Einaudi), pamphlet polemico nel quale l’autrice propone un parallelo tra matematica e democrazia. Gli eventi sono organizzati dal Comune di Codrongianos in collaborazione con Lìberos e la libreria Koinè di Sassari.

Adolfo Ceretti e il libro “Io Volevo Ucciderla”, scritto a quattro mani con Lorenzo Natali. Perché dare voce a chi agisce la violenza? Che cosa si intende conoscere? Può il reo, con la sua parola, accedere alla verità personale del suo gesto? Per altro verso: di che cosa parlano due criminologi quando, in carcere, incontrano una persona che ha commesso un omicidio efferato? Con quale metodologia costruiscono la loro conversazione?

La violenza vive di una doppia vita, quella rilevata nell’obiettività dei tassi di omicidio e quella che scorre nell’esperienza individuale di rei e vittime. In questo libro gli autori avvicinano una storia di vita violenta a partire da un approccio interazionista radicale.

La voce narrante è quella di una donna omicida che, in dialogo con i due criminologi, ci guida nel flusso dei ricordi della sua infanzia, dei legami familiari, degli incontri, per dare un possibile senso al suo gesto estremo. I tre interlocutori inaugurano così un vero e proprio spazio dialogico, una scena intima e, insieme, sociale, nella quale prende forma la cosmologia violenta dell’autrice del crimine.

Adolfo Ceretti insegna Criminologia all’Università di Milano-Bicocca ed è coordinatore scientifico dell’Ufficio di mediazione penale di Milano. Con Raffaello Cortina Editore ha pubblicato anche “Cosmologie violente” (con L. Natali, 2009).

Chiara Valerio e il libro “La matematica è politica”. La matematica rivista come prassi politica, e non solo come teoria, è un formidabile esercizio di democrazia: come la democrazia si fonda su un sistema di regole, crea comunità e lavora sulle relazioni. Come la democrazia, la matematica amplia ma non nega. Studiando matematica si capiscono molte cose sulla verità. Per esempio, che le verità sono partecipate e pertanto i principi di autorità non esistono; che le verità sono tutte assolute ma tutte transitorie perché dipendono dall’insieme di definizione e dalle condizioni al contorno. Svolgere un problema matematico è un esercizio di democrazia perché chi non accetta l’errore e non si esercita nell’intenzione di capire il mondo non riesce né a cambiarlo né a governarlo. Chiara Valerio tesse in un pamphlet polemico un parallelo tra matematica e democrazia, due aree che non subiscono la dittatura dell’urgenza.

Chiara Valerio, nata a Scauri nel 1978. Tra le sue pubblicazioni: “A complicare le cose” (Robin, 2003), “La gioia piccola d’esser quasi salvi” (nottetempo, 2009), “Spiaggia libera tutti” (Laterza, 2012). Per nottetempo ha tradotto e curato “Flush” (2012), “Freshwater” (2013), “Tra un atto e l’altro” (2015) di Virginia Woolf e “Ti basta l’Atlantico? Lettere 1906-1931” (2021), carteggio tra Virginia Woolf e Lytton Strachey (tradotto con A. Giammei). Per Einaudi ha pubblicato “Almanacco del giorno prima” (2014), “Storia umana della matematica” (2016 e 2022), “Il cuore non si vede” (2019), “La matematica è politica” (2020), “Nessuna scuola mi consola” (2021) e “Cosí per sempre” (2022). È responsabile della narrativa italiana della casa editrice Marsilio e lavora a Rai Radio3. Collabora con «la Repubblica», «L’Espresso» e «Vanity Fair». Ha studiato e insegnato matematica per molti anni e ha un dottorato di ricerca in calcolo delle probabilità.

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