La musica incontra il cinema alla rassegna “Incanti” al Nuraghe Diana

Venerdì e sabato, a Quartu Sant’Elena un doppio appuntamento con il pianista e compositore Rocco De Rosa

Il Nuraghe Diana a Quartu Sant'Elena

Il Nuraghe Diana a Quartu Sant'Elena

Si rinnovano gli appuntamenti nei siti archeologici della costa quartese, nell’ambito della rassegna “Incanti”, ormai da anni foriera di iniziative, con un cartellone di eventi che spaziano dalla letteratura alla musica, dalle conferenze ai laboratori, con la cultura come filo conduttore di un’idea di valorizzazione e di crescita dell’intera comunità.

Per il cartellone di appuntamenti organizzato dall’Associazione DD-Event, promosso e finanziato dal Comune di Quartu Sant’Elena e dalla Fondazione di Sardegna, col patrocinio della Soprintendenza Archeologica di Cagliari, ben tre le proposte, tutte al Nuraghe Diana, in questo fine settimana, che si annuncia ancora una volta piuttosto variegato.

Il primo, ovviamente a ingresso libero, è in programma venerdì 6 settembre, tra cinema e musica. Alle 20:30 via alla proiezione del film “Il Monello” (The Kid – 1921), di Charlie Chaplin, accompagnata dal pianoforte di Rocco De Rosa, in collaborazione con Società Umanitaria Cineteca Sarda e con l’introduzione di Antonello Zanda.

Il rapporto tra musica e cinema, o in maniera più generale tra musica e immagini, ha da sempre caratterizzato la ricerca musicale del musicista, non solo per la grande passione che lo lega all’arte cinematografica, ma anche per una naturale forza visiva delle sue composizioni. Non a caso le sue musiche sono state scelte da registi quali, tra gli altri, Olmi, Moretti, Maselli, Avati.

L’idea che il cinema, fruito nella sua dimensione originaria, possa raggiungere livelli di emozione o di divertimento così alti spesso risulta per gli spettatori del tutto inaspettata e nel caso di Chaplin il coinvolgimento riguarda sia gli adulti che i bambini. Attraverso l’improvvisazione e l’emozione del momento, il pianista segue e commenta la storia sequenza per sequenza.

I riferimenti stilistici alla musica d’epoca o alla colonna sonora originale sono solo lontanamente evocati e quello che si ascolta è uno stile moderno ma nello stesso tempo classico, nel senso che viene restituita una melodicità e un’espressività avvertita come familiare, naturale, attraverso una sensibilità moderna.

Sabato 7 settembre doppio appuntamento: prima letteratura e poi ancora cinema con accompagnamento musicale. Alle 19:15 la presentazione dei libri “Nonostante tutto” e “Il primo giorno di scuola”, di Daniele Altieri; dialoga con l’autore la pedagogista Veronica Cadelano, letture di Monica Zuncheddu.

Per raccontare queste storie bisogna cominciare dal significato della parola fragilità. Fragile è la debolezza, la vulnerabilità, è il percepirsi differenti, l’essere etichettati dagli altri come diversi. Fragile è il bambino, ma anche il malato e il vecchio. Fragile è soprattutto chi è solo. E la fragilità è anche nella scuola. Ognuno, soprattutto i bambini, sono esposti all’essere fra la vita e il mondo, fra quello che è noto e quello che non lo è. Ognuno ne porta il segreto: il “non ce la faccio”. E lo racconta solo a chi ama, alla persona di cui si fida.

Edo e Saro, protagonisti di queste due storie, sono bambini fragili. È per questo che si rompono facilmente. Però riescono a rialzarsi. Sono due bambini che si trovano alle prese con situazioni più grandi di loro, qualche volta ne escono incrinati, ma quasi mai vinti. A volte sono così forti da sapersi aggiustare da soli, altre volte no. “Non ci riesco”, “Non sono capace”, sono le parole che gli frullano nella testa, che confidano solo a chi gli è davvero caro. È allora è in quei momenti che basta offrire loro un piccolo aiuto, stargli accanto, per ritrovare in quella loro fragilità il sapore della felicità.

A seguire spazio alla proiezione del film “Cainà – L’Isola e il continente” (1922), film muto girato in Sardegna nel 1922 dal regista Gennaro Righelli. Anche in questo caso la proiezione è accompagnata dalle musiche dal vivo del maestro Rocco De Rosa al pianoforte, per un evento realizzato in collaborazione con la Società Umanitaria Cineteca Sarda.

Domenica 8 settembre spazio alla conferenza dell’archeologo Alfonso Stiglitz “Nuragici e fenici in contrappunto: cronache di un incontro”. Nell’occasione si approfondirà cosa succede quando gruppi di Nuragici e di Fenici si incontrano nei diversi luoghi del Mediterraneo e della Sardegna, in un’epoca che possiamo individuare grosso modo tra il decimo e il sesto secolo prima della nostra era. Ogni luogo e ogni epoca danno origine a forme di incontro diverse, con soluzioni differenti e cambiamenti non preordinati. In sostanza non esiste una sola Sardegna, ma l’Isola è composta da una varietà di comunità, ognuna delle quali dà una risposta diversa alle nuove domande che percorrono il Mediterraneo del primo millennio prima della nostra era.

In occasione degli eventi, per tutto il fine settimana, sarà come sempre possibile visitare il Nuraghe Diana, guidati dall’archeologa Patrizia Zuncheddu, che è anche direttrice artistica della rassegna. Venerdì due turni, il primo alle 18:15 e il secondo alle 19:15; sabato l’orario di inizio è programmato alle 18; domenica turno A alle 18 e turno B alle 19.

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