Sotto questo cielo: a Pirri torna la rassegna di teatro all’aperto del Cada Die Teatro

Cinque spettacoli in scena dal 7 giugno al 12 luglio alla Corte della Vetreria. Si parte con “Paese d'ombre”, coproduzione fra Cada Die Teatro e Casa di Suoni e Racconti

“I musicanti di Brema”, coproduzione del Cada Die Teatro e della Banda Comunale Giuseppe Verdi di Sinnai

“I musicanti di Brema”, coproduzione del Cada Die Teatro e della Banda Comunale Giuseppe Verdi di Sinnai

Ritorna, ormai puntuale, “Sotto questo cielo”, la Stagione di teatro all’aperto organizzata dal Cada Die Teatro. Sarà, come sempre, la Corte della Vetreria di Pirri ad accoglierne il cartellone, che si snoderà per cinque venerdì dal 7 giugno al 12 luglio: cinque spettacoli, due del repertorio di Cada Die, due coproduzioni – una con la Casa di Suoni e Racconti, l’altra con la Banda Musicale di Sinnai – e il lavoro conclusivo di un laboratorio teatrale portato avanti nell’ambito della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria.

Il via, dunque, venerdì 7 giugno alle 21:15 – che sarà l’orario canonico di tutti gli spettacoli in rassegna – con “Paese d’ombre. Quando cercavano di portarci via la Terra, gli Alberi, la Vita”, tratto da “Paese d’ombre” di Giuseppe Dessì, coproduzione fra Cada Die Teatro e Casa di Suoni e Racconti, drammaturgia di Pierpaolo Piludu e Andrea Congia, Piludu è voce narrante, Congia alla chitarra classica/synth. “Paese d’ombre” è una rilettura del romanzo capolavoro di Dessì, Premio Strega nel 1972.

La voce di Pierpaolo Piludu e le suggestioni musicali create da Andrea Congia fanno rivivere le lotte di una comunità che, nella seconda metà dell’Ottocento, cerca di fermare l’abbattimento dei boschi dopo l’approvazione della legge delle Chiudende, con la quale i più ricchi avevano potuto “tancare”, chiudere gratis, i terreni che prima erano un bene comune. Il protagonista è Angelo Uras, un uomo che fin da ragazzino sviluppa un sentimento di giustizia e di profondo rispetto per il territorio, riuscendo a contagiarlo a buona parte della sua comunità.

Venerdì 14 giugno torna in scena un “classico” firmato Cada Die, “Arcipelaghi”, spettacolo tratto dal romanzo “Gli arcipelaghi” di Maria Giacobbe, la scrittrice nuorese, che ha vissuto per moltissimo tempo in Danimarca, a Copenaghen, scomparsa all’inizio di quest’anno. L’adattamento teatrale è di Alessandro Lay, che cura anche la regia, e Pierpaolo Piludu, protagonista in scena con Alessandro Mascia, che ha collaborato alla drammaturgia (disegno luci, illuminotecnica: Giovanni Schirru; suono: Matteo Sanna; scene: Mario Madeddu e Marilena Pittiu).

Giosuè, un ragazzino di dodici anni, viene ucciso perché ha visto troppo. Nessuno sa chi è stato. Tre mesi dopo, nella notte di S. Antonio, “la notte dei fuochi”, un uomo viene freddato con un colpo di pistola. La mattina successiva Oreste, anche lui di dodici anni, si presenta lacero e bagnato fradicio a casa dei Rudas, amici di famiglia che vivono in un paese a parecchi chilometri dal suo. Cos’è successo? Quella che pian piano si inizia a immaginare è la verità? Applicare la legge, punire, equivale sempre a riparare all’errore? E qual è il vero significato di “giustizia”?

Dopo lo spettacolo, con il giornalista Jacopo Onnis e la scrittrice Mariangela Sedda verrà reso omaggio a Maria Giacobbe, ricordando le sue opere letterarie e l’impegno civile che ha caratterizzato tutta la sua vita. 

In programma venerdì 21 giugno I musicanti di Brema”, una recente coproduzione del Cada Die Teatro e della Banda Comunale Giuseppe Verdi di Sinnai, con musiche originali e testo di Angelo Sormani, Silvestro Ziccardi nelle vesti di narratore, la direzione musicale affidata al Maestro Lorenzo Pusceddu e la cura della messa in scena di Mauro Mou (luci: Giovanni Schirru, fonica: Matteo Sanna). Prosegue la collaborazione fra Cada Die e la Banda Comunale Giuseppe Verdi di Sinnai, una delle più interessanti bande sinfoniche italiane. Composta da circa quaranta elementi, esegue la fiaba musicale del compositore Sormani, sotto la direzione del maestro Pusceddu. La storia raccontata da Ziccardi parla di un asino, un cane, un gatto e un gallo che, per sfuggire a un triste destino, decidono di andare nella città di Brema a suonare nella banda comunale. Durante la strada cambieranno i loro progetti, ma non la voglia di stare insieme, suonare e fare festa.

“Riva Luigi ’69 ’70. Cagliari ai dì dello scudetto” di nuovo sugli scudi venerdì 5 luglio, dopo l’approdo oltreoceano a New York, ospite del Circolo dei sardi Shardana, e la rappresentazione al Peter Norton Symphony Space’s Leonard Nimoy Thalia Theater. Il monologo di e con Alessandro Lay (luci e suono di Giovanni Schirru, progetto sonoro di Matteo Sanna, scene di Mario Madeddu, Marilena Pittiu, Matteo Sanna, Giovanni Schirru, organizzazione di Tatiana Floris), che fin dal suo debutto ha ricevuto consensi convinti da pubblico e critica, è dedicato a un’icona della storia, non solo sportiva, di Cagliari e dell’intera Sardegna: Gigi Riva, che è stato e rimane, ancora di più dopo la sua scomparsa nello scorso gennaio, un mito del calcio nazionale, e non solo.

“Nel 1970, quando il Cagliari divenne campione d’Italia, io avevo 8 anni”, scrive nelle note di presentazione dello spettacolo Alessandro Lay. “Non ricordo molto dello scudetto, ma ricordo come era la città, come ci vestivamo, come ci appendevamo ai tram per non pagare, l’album della Panini e le partite ‘a figurine’ sui gradini della scuola elementare. Ricordo il medagliere, con i profili dei giocatori del Cagliari sulle monete di finto, fintissimo oro da collezionare. E ricordo vagamente un ragazzo schivo, a volte sorridente, che guardava sempre da un’altra parte quando lo intervistavano. Un ragazzo che puntava i pugni in terra e si faceva tutto il campo correndo ogni volta che segnava un gol…”.

“Sotto questo cielo” si chiude venerdì 12 luglio, sempre alle 21.15, con “Sally”, esito scenico del laboratorio “Migranti” condotto da Alessandro Mascia, testo, regia e scene di Mario Madeddu e Alessandro Mascia (luci e audio: Andrea Mascia; collaborazione: Davide Madeddu, Alex De Magistris, Mattia Palmas; direzione tecnica: Giovanni Schirru). In scena gli allievi della Scuola di Arti Sceniche La Vetreria del Cada Die Teatro: Rita Anedda, Andrea Argiolas, Riccarda Curreli, Carla Garau, Davide Lai, Mario Lai, Giannella Manca, Emanuela Marcelli, Mauro Marini, Rosa Orrù, Marcella Puddu, Silvia Tedde, Diego Usai. “Migranti” è un progetto teatrale integrato, rivolto all’area del disagio psichico, fisico e sociale, nato nel 1999 e arrivato al suo venticinquesimo anno di attività.

Info e prenotazioni: tel. 328 2553721 – 070 5688072 – biglietteria@cadadieteatro.com. Biglietto: €8, ridotto €5 (*under 26, over 65, residenti a Pirri, operatori, studenti universitari, soci Anpi), biglietto Uunico spettacolo Sally €5.

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