“Scrittori al veleno”, il giallo letterario di Nicola Lecca ospite di Legger_ezza 2024

Un ironico e spietato affresco del mondo dell'editoria, tra influencer, ghost writer e starlette. L'autore presenta il suo nuovo romanzo giovedì 8 febbraio al Teatro Massimo di Cagliari

Nicola Lecca, “Scrittori al veleno”

Un giallo “letterario” per un ironico e spietato affresco del mondo dell’editoria con “Scrittori al veleno”, il nuovo romanzo di Nicola Lecca pubblicato da Mondadori, in libreria dallo scorso 23 gennaio: la parola all’autore, protagonista giovedì 8 febbraio alle 18 nel Foyer del Teatro Massimo di Cagliari, in dialogo con Alessandra Menesini (L’Unione Sarda) sotto le insegne di Legger_ezza 2024 / Promozione della Lettura – VI edizione a cura del CeDAC Sardegna in collaborazione con la Libreria Edumondo.

Viaggio tra le righe alla ricerca della verità sulla prematura scomparsa di quattro (sedicenti) scrittori – l’influencer catalano Alvaro Moret, la cantante svedese Arlanda Levin, la parlamentare britannica Lizzie Eden, con trascorsi da escort narrati in un piccante memoir e il modello francese Julien Corbusier, idolo degli adolescenti per la sua innegabile avvenenza oltre che per le sue poesie – avvelenati da un risotto ai funghi preparato con le sue mani da Antonina Pistuddi, come loro ospite di Villa Solitudine, rinomato Centro Internazionale a tutela della Poesia e della Letteratura arroccato sulla scogliera di Manarola.

Nell’affascinante cornice della Cinque Terre, tra piccoli borghi e hotels di lusso, si è forse consumato un delitto, presumibilmente a causa dell’invidia da parte della scrittrice sarda, già vincitrice del Premio Strega con “L’isola del rancore”, per il successo dei suoi “colleghi” o si è magari trattato di un tragico incidente, come sostiene l’interessata, anche davanti alle telecamere della BBC durante uno “speciale” condotto dall’aristocratica Doris Coleman.

“Scrittori al veleno” intreccia la suspense sulla “strage” causata da un ingrediente pericoloso come l’Amanita Phalloides agli spunti di riflessione sul presente (e sul futuro) dell’editoria, in un’epoca in cui scrittori e poeti rappresentano quasi una “specie in via d’estinzione”, di fronte al proliferare di bestsellers (spesso opera di ghost writers) firmati da stelle dello spettacolo o icone della moda, influencers con decine di migliaia di followers, politici e personaggi famosi.

Nell’indagine sul mistero di Villa Solitudine, affiorano elementi di dubbio e indizi sulla colpevolezza di Antonina Pistuddi, ma soprattutto le prove certe di una crisi che riguarda l’intero settore, a partire dalle case editrici fino alle piccole librerie: nella civiltà dell’immagine la qualità letteraria e il talento contano poco o nulla, a fronte delle vendite garantite grazie ai social media dai divi dello showbiz.

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

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