“Qualcunə con cui correre” di Ferai Teatro in scena domani al Teatro Massimo di Cagliari

Lo spettacolo scritto e diretto da Ga’ e Andrea Ibba Monni per il corso di teatro sui Diritti Civili è in collaborazione con UniCa LGBT e CeDAC

“Qualcunə con cui correre” di Ferai Teatro

S’intitola “Qualcunə con cui correre” lo spettacolo scritto e diretto da Ga’ e Andrea Ibba Monni per il corso di teatro sui Diritti Civili a cura di Ferai Teatro per UniCa LGBT. La pièce – in scena domani (domenica 5 giugno) alle 18:30 e in replica alle 20:30 al Teatro Massimo di Cagliari «è un racconto spudorato e travolgente della Generazione Z interpretato da giovani donne, persone transgender, uomini e persone non binariə che hanno contribuito alla stesura della drammaturgia con testi molto intimi».

Focus su un tema fortemente attuale come l’identità di genere, in una narrazione per quadri in cui i protagonisti rivendicano la libertà di essere se stessi superando pregiudizi e paure, in una società evoluta e moderna. Nell’epoca del gender fluid sembra perfino paradossale e anacronistico dover ribadire che le inclinazioni personali e l’orientamento sessuale non necessariamente corrispondono alla mappa cromosomica, così come il rapporto tra mente e corpo è assai più complesso di quanto lascerebbero intendere le tradizionali divisioni di ruolo.

“Qualcunə con cui correre” propone idealmente un dialogo e un confronto tra generazioni diverse, con una «immersione nelle atmosfere degli anni ‘90, periodo in cui i genitori di chi recita avevano l’età attuale dellз loro figliз» e si inserisce nel filone cui appartengono lavori come “Cuore di tenebra”, “Eros Nero” e “Io sono bestemmia” che la compagnia Ferai Teatro ha portato in scena dal 2016 al 2021.

“Qualcunə con cui correre” è un’opera corale in cui confluiscono le storie e le esperienze degli interpreti che hanno collaborato alla scrittura mettendosi in gioco e svelando pensieri e emozioni, trasfigurati in una struttura drammaturgica che affronta questioni cruciali per gli individui e la comunità. Una partitura a più voci, in cui le vicende emblematiche dei personaggi offrono interessanti spunti di riflessione sulla comprensione reciproca e sull’accettazione di sé, sulle ferite dell’anima, sul desiderio di riscatto e sulle fragili conquiste della civiltà sul piano dei diritti civili.

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