Al MuT di Stintino la personale dell’artista Igino Panzino

La mostra intitolata “Teatrini” sarà visitabile dal 4 al 16 settembre 2022

Teatrini di Igino Panzino

Sarà inaugurata domenica 4 settembre 2022 alle ore 19 al Museo della Tonnara di Stintino la mostra dell’artista Igino Panzino, “Teatrini”, curata da Silvia De Franceschi.

Tra le figure più significative dell’attuale contesto artistico isolano, Igino Panzino, che ha alle spalle cinquanta anni di attività vissuta all’insegna dell’impegno etico e della fiducia nella funzione dell’arte come strumento di civiltà, espone in questa mostra una quindicina di opere di recente produzione appartenenti a una serie intitolata “Teatrini”. Si tratta di lavori di formato medio piccolo di concezione poetica e dall’aspetto ludico-lirico che possono ricordare – e anche diventare all’occorrenza – delle scenografie o degli elementi scenici.

Opere col valore di appunti, realizzate utilizzando in genere materiali trovati in studio, ma dove la progettualità, nitida e rigorosa, rimane, nella concezione poetica dell’artista improntata alla leggerezza, il fulcro dell’operazione estetica. All’interno dell’ossimoro della vita, l’artista ci restituisce uno sguardo empaticamente distaccato sulle cose dell’arte.

Formatasi nel clima sociopolitico degli anni Sessanta e Settanta, ha da subito concepito l’arte come risposta ad una realtà in continuo mutamento e fin dai primi lavori, concepiti all’interno di una visione neo-costruttivista, Panzino propone la strutturazione geometrica, sia in oggetti tridimensionali che più tardi in dettati pittorici, come mezzo di indagine dello spazio e come affermazione della forma quale valore autonomo e significante.

Protagonista dei gruppi della Neoavanguardia isolana, come il “Gruppo della Rosa”, Panzino concilia, negli anni successivi, l’insegnamento con la capacità operativa del fare come reazione alla crisi del Moderno e come proposte sempre sensibilmente efficaci alla realtà in trasformazione.

Gli anni Novanta lo vedono intento nella sperimentazione di sempre nuovi materiali e nuove tecniche compositive senza rinunciare agli impianti geometrici seppure intesi in maniera più docile e flessibile che gli consentono di ottenere una estetica seduttiva quanto singolare.

Intanto si appassiona ai temi dell’ambiente e della tradizione culturale dell’isola. Opere intese a valorizzare il patrimonio culturale del territorio e a fornire un archivio inesauribile di forme simboliche tratte dalla natura e dalla storia archeologica della Sardegna. In altri termini, la sua poetica si orienta sempre più verso interventi di arte pubblica su cui innesta l’incrollabile fiducia in un’arte in grado di incidere sui processi della collettività. E si trasforma in vero e proprio operatore culturale che ha a cuore le sorti della città e del territorio in cui opera.

Instancabile sperimentatore di nuove forme espressive, Panzino si misura, nei decenni successivi, con l’architettura e l’urbanistica e, ancora, con la fotografia e la computer grafica, sicuro che solo osando e lavorando sugli sconfinamenti linguistici si possa entrare in relazione con la complessa realtà del presente.

Durante la presentazione della personale l’artista sarà intervistato dallo scrittore Cosimo Filigheddu.

La mostra sarà visitabile fino al 16 settembre.

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