“Radio Ethiopia” di Alessandro Andrei è un romanzo di formazione in cui si racconta la storia di Andrea Barezzi, un uomo di quasi quarant’anni che non si aspetta più niente da una vita che l’ha tradito, o che forse ha semplicemente assecondato la sua paura di rischiare e la sua incapacità di scegliere la propria strada seguendo solo l’istinto.
Andrea proviene da una famiglia benestante e lavora per l’azienda di successo del padre; la sua professione, benché redditizia e fonte di stima sociale, è una condanna per lui: convinto di vivere in una finzione, spera quasi di perdere tutto e di fallire, per essere finalmente libero. Durante un appuntamento di lavoro a Milano si rende conto di stare troppo male nei suoi panni, di sentirsi soffocare; preda di allucinazioni che mostrano al lettore il suo dissidio interiore, comprende di doversi fermare e di dover agire per cambiare il suo destino. E poco dopo sembra che la sleale vita gli porga un’occasione: Andrea riceve un messaggio allarmante dal suo amico Marcello, trasferitosi con la famiglia in Etiopia, a cui segue una telefonata ancora più angosciante in cui la moglie del suo amico gli comunica che è scomparso senza lasciare traccia.
Andrea non ha dubbi: decide di partire per l’Etiopia, destinazione Addis Abeba; solo in seguito si renderà conto di essere partito per Marcello ma ancor più per sé stesso, per mettere distanza da un’esistenza infelice, colma di insoddisfazioni, e per ritrovare contatto con la sua essenza.
Le indagini per scoprire cosa sia successo all’amico lo portano a conoscere Kamal, che sarà la sua guida e il suo confidente: l’uomo sembra riuscire a scrutargli l’anima, come se sapesse tutto di lui e della sua storia. Mentre i due compagni di viaggio si muovono per le vaste terre etiopi, fanno la conoscenza di personaggi strani e a volte pericolosi e ognuno, in un modo o nell’altro, riesce a gettare un piccolo seme di libertà nel cuore di Andrea, che si sente vivo per la prima volta dopo tanto tempo.
Il suo cammino lo porta fin nella regione degli Afar, dove attraversa il “mare bianco che porta alla follia” – «Mi stavo rendendo conto che quello era il mio il passaggio chiave, il più difficoltoso, quello che avrebbe reso significativo quel viaggio» – e alla fine chiude il cerchio della sua ricerca, che è stata soprattutto rivolta verso l’interno, verso quel luogo dell’anima rimasto oscuro, in attesa di essere di nuovo illuminato.
Titolo: Radio Ethiopia
Autore: Alessandro Andrei
Genere: Narrativa contemporanea
Casa Editrice: Les Flâneurs Edizioni
Pagine: 386
Prezzo: €19,00
ISBN: 978-8831314954