“Almanda – Il viaggio”, l’affascinante romanzo di Ennio Maria Petruzzella

Almanda – Il viaggio” (Les Flâneurs Edizioni) di Ennio Maria Petruzzella è un romanzo dall’anima delicata e ricco di immaginazione, in cui si racconta il sogno di un uomo straordinario e la storia della fondazione di una città magica.

Giulio Flaviano vive nella Città Eterna ma desidera approdare in un luogo al di là dell’oceano, immaginato in un triste giorno – «Almanda era già lì, dipinta in forma di città onirica e perfetta, attraversata dal taglio luminoso del fiume Dieng che dall’alto delle montagne scendeva lentamente al mare. Era lì, concepita dalla mente di un uomo che si era scoperto visitatore notturno di mondi fantastici e impossibili. Viaggiatore all’interno di sogni raccolti in spazi incantati e vissuti lungo notti prive di confini».

Giulio ha iniziato a immaginare quel luogo dopo aver perso la capacità di sognare: essendo un ingegnere, comincia a progettare un’avventura meravigliosa, che deve avere come meta un posto lontano da tutto, in cui erigere la città dei suoi desideri. L’autore racconta il suo percorso di ideazione e di costruzione di Almanda – «l’Essenza del Viaggio e l’Anima in Divenire», alternandolo con la narrazione della vita del giovane Julius Landsdale nella città ideale, cento anni dopo i progetti dell’ingegnere.

Giulio vuole che Almanda sia «il luogo geometrico dei sogni dell’umanità»; decide quindi di reclutare famosi scienziati, avventurieri, artisti e letterati affinché la città possa avere «il meglio del passato e il futuro migliore dell’immaginazione umana». Ed è su una vecchia nave restaurata, Alcazar, che imbarca tutti, destinazione: il suo sogno.

Cento anni dopo Julius si sveglia una mattina e scopre che non c’è più il sole; gli abitanti di Almanda vanno nel panico, e più passano i giorni e più capiscono di trovarsi nei guai, perché senza luce non c’è vita. La più anziana della città, la centenaria Sofia, racconta di aver già vissuto una situazione simile quando era solo una ragazza – «È stato molto tempo fa… nessuno di voi lo può ricordare… il sole sparì per quasi tre mesi, quella volta, e tutti cominciarono a temere che qualcosa di terribile fosse accaduto. Tutto restò sospeso… fino al giorno in cui venne il vecchio Gavrijc a cavallo di un asino, piombando nel buio pesto del mattino, e smontò come una furia nella polvere della piazza, dicendoci che tutto era perduto…». Solo Julius, di tutti i cittadini, comprende infine cosa si cela dietro le parole di Sofia, e si avventura verso le montagne per trovare un modo di riportare la luce sulla sua idilliaca città.

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