“Le scarpe del flâneur” di Jonathan Rizzo, un ritratto della società moderna

“Le scarpe del flâneur” di Jonathan Rizzo

Bentrovati amici lettori,
oggi vi parlo di una raccolta di quaranta poesie scritte dall’autore elbano e parigino di nascita Jonathan Rizzo.

Il titolo è molto evocativo “Le scarpe del flâneur”, casa editrice Ensemble (2020), 92 pagine.

Come sempre suggerisco la colonna sonora da ascoltare durante la lettura: David Garrett – Viva La Vida, la mia scelta è ricaduta su questo brano perché sono una inguaribile ottimista e questo brano evoca in me pensieri positivi.

Sinossi: “Jonathan Rizzo non è poeta che si lascia imbrigliare dalle facili maglie di una critica letteraria, men che meno da quelle di una breve introduzione alla sua raccolta “Le scarpe del flâneur“. La sua è una poesia corporale, della presenza, del suo farsi e del suo dirsi, per poi disfarsi nel vortice degli attimi da vivere fino in fondo. Forse il futuro e il tempo ci restituiranno lo sguardo prospettico in grado di analizzare il poeta unicamente per i suoi scritti. Oggi vale la pena “godersi” appieno tutta la vitalità e la corporalità di un poeta fuori dagli schemi e che sa di esserlo.”

La prefazione è stata scritta dal filosofo Marco Incardona che ci introduce alla poetica dell’autore in modo molto chiaro, spiegando in primis il termine flânerie come uno stato d’animo per antonomasia del poeta moderno. Ma chiarisce in modo più ampio le argomentazioni dell’opera e del ruolo che ha avuto la sua esperienza di vita nei suoi scritti.

È una narrazione della società dei giorni nostri, ma è anche un inno alla sua città: Parigi, che viene descritta nei luoghi, ma anche nelle tradizioni.

Per questo ho trovato delle similitudini con la pittura impressionista di cui sono una grande appassionata, proprio perché attraverso gli occhi dell’artista veniva creata l’opera, impressione lo dice il nome stesso; e come i pittori che amavano dipingere en plein air ovvero all’aria aperta Jonathan vive la sua poesia attraverso l’osservazione “dal vero”.

Mi ha ricordato la poetica del Baudelaire, ma anche di altri autori francesi dell’800, i grandi nomi della tradizione classica.

Non è mai facile recensire un libro di poesie perché ci sono molti fattori che entrano in gioco: il primo su tutti è il gusto personale. Io, ad esempio, sono una grande amante delle poesie d’amore, ma apprezzo moltissimo anche le altre tematiche, pertanto è chiaro che Jonathan si ispira alla realtà in cui viviamo e la descrive con grande realismo, alle volte commovente, altre fin troppo cinico.

Ma non è forse questo il pregio dei poeti?

Dire ciò che sentono nel loro cuore, attimi di vita vissuta in prima persona, perché sono le emozioni che ci rendono reali.

I temi trattati sono molteplici: dall’avanzata della modernità razionale e tecnologica, priva di ogni ispirazione, all’opposto l’ispirazione dei luoghi che ama della città, ad esempio, nei versi de Le campane di Notre-Dame, ma anche al tema dell’amore, ho apprezzato molto Legato a te di cui inserisco alcuni versi.

“Le scarpe del flâneur” di Jonathan Rizzo

Sembriamo piccole rose

aggrappate al gesto,

alle virgole silenziose.

Nell’ombra della tua assenza

sospiro vasto

il ricordo lontano della tua essenza.

Pochi attimi, respiri di resti

di un cuore casto,

bianche e dorate le tue vesti.

Affamati della vita,

memori di quel pasto

sempre sfiorato dalle dita.

L’autore ha inserito versi in lingua inglese e francese, a mio avviso sarebbe stato carino mettere la traduzione del testo a fronte per permettere ai lettori (che non conoscono altre lingue) di comprendere il significato delle sue parole, perché è proprio dalle prime pagine di un libro che si crea una sorta di patto tra l’autore e il lettore, uno scambio invisibile tra chi racconta e chi legge, che non deve essere interrotto fino alla fine, o almeno è così che lo vivo io.

Il male dell’umanità èsecondo l’autore la modernità: “la più grande creatrice di malinconia e depressione, perché con la sua bulimica produzione e distruzione di oggetti ha prefigurato in maniera ben più potente di qualsiasi religione la tragica precarietà della condizione umana”.

Consiglio la lettura a tutti gli amanti della poesia, e se siete curiosi scoprite quest’opera attraverso la dedica che è davvero molto originale.

Buona lettura
Aurora Redville

Titolo: Le scarpe del flâneur
Autore: Jonathan Rizzo
Genere: Poesie
Casa Editrice: Ensemble
Pagine: 92
Prezzo: €12,00
ISBN: 978-8868816964

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