“Quando la VITA ricomincia”, l’emozionante romanzo autobiografico di Luca Gennasi

Quando la VITA ricomincia” di Luca Gennasi è un’opera intima e delicata, che racconta del percorso che ha affrontato e che affronta ogni giorno l’autore, alle prese con una diagnosi di tumore al cervello al terzo stadio.

La Master Reiki e insegnante di Yoga Laura Salvetti afferma nell’introduzione: «Un libro non avrà mai una fine, e varcherà i confini del tempo, cospargendo di semi lo spazio. Un libro è come un seme, un seme è la vita, e la vita di quest’uomo, proprio come un seme, entrerà nelle corde dell’anima dei suoi lettori, germogliando con amore al suo interno»; in quest’opera vi è infatti un profondo messaggio di speranza e di coraggio che l’autore vuole lasciare a tutti coloro che vorranno ascoltarlo.

Luca Gennasi narra in prima persona quello che è a tutti gli effetti un diario della sua malattia: siamo a settembre 2020 in piena pandemia da coronavirus quando egli scopre, dopo una risonanza magnetica, di avere un tumore al cervello. Luca ha cinquantaquattro anni, è sposato e ha un figlio, e non è pronto per morire – «Sento la paura salire, una progressione di terrore che si impossessa della mia anima, del mio intero essere. Che mi devasta il cuore. Che distrugge in un attimo ogni speranza, ogni prospettiva, ogni futuro. Realizzo che la mia vita non sarebbe più stata quella di prima. Mai più».

Dopo i primi momenti di comprensibile smarrimento e disperazione, Luca prende in mano la situazione come ha sempre fatto nella sua vita, essendo un imprenditore di successo, e insieme alla moglie Monica si reca dallo specialista per avere un quadro chiaro della sua malattia. Il tumore è da operare e sarà un intervento difficile, ma ciò che più terrorizza l’autore è dover comunicare la notizia alle persone che più ama, soprattutto suo figlio Lorenzo – «Come previsto, la tragedia di questa situazione non è solo il doverla sopportare, ma sopportare anche il dolore che tutto ciò provoca in chi ti vuol bene».

Luca Gennasi ci conduce nell’intimità della sua famiglia, nei momenti di dolore e in quelli di rabbia, condividendo con noi ogni fase del suo percorso, dagli esami preparatori ai test cognitivi, fino al ricovero all’ospedale Bellaria di Bologna per l’intervento. Ma ciò che più ci tiene a condividere con noi è quello che sta imparando dalla sua malattia: prendersi il tempo per essere felice, e per aiutare il prossimo a trovare il coraggio di affrontare i momenti difficili.

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