Cagliari, addio al grande artista Antonello Ottonello: il cordoglio dell’Assessora alla Cultura Picciau

"L'Amministrazione attraverso i suoi Musei Civici manterrà viva la sua memoria, la testimonianza storica e il grande contributo che il Maestro ha dato alla città"

I bassorilievi di Antonello Ottonello alla Galleria Comunale d’Arte di Cagliari (nella foto il Sindaco Truzzu e l'Assessora Picciau)

«È con immenso dolore che apprendo la notizia della scomparsa del Maestro Antonello Ottonello, artista poliedrico che si è distinto per creatività, capacità tecniche e profonda umanità. 

Un artista che nella sua carriera ha sempre avuto un ruolo importante nel panorama culturale e sociale della città di Cagliari che ora lo piange.  
Per questo l’Amministrazione attraverso i suoi Musei Civici manterrà viva la sua memoria, la testimonianza storica e il grande contributo che Ottonello ha dato alla città attraverso la sua sensibilità su temi importanti quali l’ecologia, la didattica e l’istruzione con particolare attenzione verso le nuove generazioni.

Lo avevo sentito il mese scorso in occasione della presentazione della donazione dell’artista ai Musei Civici di Cagliari dei bassorilievi in bronzo ora esposti all’interno del portico a terrazza nella parete sinistra della Galleria Comunale d’Arte di fianco all’ingresso principale che, insieme al quadro “Senza titolo” (1988) della serie “tarlatane” vanno ad arricchire il corpus di opere del grande artista confermando il suo legame con Cagliari. Col sindaco Paolo Truzzu, nonostante Ottonello stesse male, avevamo pensato di regalargli un momento di gioia, ricordando la sua opera e il suo percorso artistico.

Cagliari senza di lui ora è più vuota.
Grazie Maestro».  

Maria Dolores Picciau 

Con queste parole l’Assessora alla Cultura, Spettacolo e Verde Pubblico, Maria Dolores Picciau, piange la perdita del grande artista Antonello Ottonello, nato a Cagliari il 13 giugno 1948 e venuto a mancare questa notte. Una grande perdita per il mondo dell’arte e per i tanti che nella vita hanno avuto il privilegio di incontrare un uomo con l’animo del fanciullo, in grado di raccontare attraverso le sue opere la poesia della vita. Dopo aver frequentato il Liceo Artistico di Cagliari si è diplomato nel 1974 all’Accademia di Belle Arti di Roma. Le sue prime esperienze lavorative si sono svolte nel mondo del teatro, come scenografo, costumista e attore della compagnia di Mario Ricci.  

Negli stessi anni intraprese il suo percorso artistico che risente fortemente delle esperienze teatrali. Gli elementi principali delle prime opere sono le stesse tarlatane usate per le scenografie, talvolta di proporzioni gigantesche, a riecheggiare sipari, e intrise di colori accesi. Rientra in Sardegna nei primi anni ’80. Nel 1989 la Galleria Comunale d’Arte di Cagliari, in occasione della riapertura a seguito dei lavori di ristrutturazione, dedica all’artista una personale delle sue tarlatane. Lo stesso anno partecipa alla collettiva di grafica presso l’Hotel de Ville di Strasburgo, “La memoire et les images”.  

Nel 1992 Ottonello partecipa all’Expo di Siviglia, nell’ambito di Cerdeña Isla de Colores, con un’opera ispirata al mondo minerario, cui sarà dedicata, nel 1993, la personale Ingurtosu. Da quel mondo attinge materiali (carbone, minerali, pietre) e suggestioni (gli edifici dell’archeologia industriale) che si traducono in opere di grande forza espressiva.  

Negli ultimi anni, la ricerca materica unita alla riflessione ecologista lo hanno portato a utilizzare (e, letteralmente, a ricercare) elementi espressivi della terra in cui vive, i colori naturali, le piante ma anche la sabbia, le polveri o gli scarti di miniera. Le tinte utilizzate contengono solo pigmenti naturali e le sue opere riflettono la preoccupazione per il rapido mutamento climatico, per la progressiva e inesorabile desertificazione. E allora dalle spaccature della terra emergono piante cactacee, le cui spine trafiggono la juta, in cuscini su cui nessuno potrà dormire, o riuniscono lembi di tele strappate.  

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